Aperto anche il primo «negozio di fabbrica» a Busnago, in Brianza

Aperto anche il primo «negozio di fabbrica» a Busnago, in Brianza

Un tempo si potevano trovare solo nel cassetto di chi aveva militato nell'esercito. Oggi l'underwear «rude» di soldati e ufficiali ha assunto nuovi connotati fashion grazie a Ragno, che per molti anni ha fornito l'intimo all'esercito italiano. Si chiama Forniture Militari Ragno ed è prettamente maschile la linea lanciata dallo storico brand di proprietà del Gruppo Filatura e Tessitura di Tollegno, piccolo impero del distretto biellese da 140 milioni di euro di fatturato e mille dipendenti, che ogni anno sforna 4 milioni di chili di filato, altrettanti milioni di metri di tessuto e svariati milioni di capi dei suoi tanti brand: Lanificio di Tollegno, Julipet, Lana Gatto, e Ragno. Con questa linea si rivisitano i codici militareschi in chiave contemporanea (e grintosa), e non solo attraverso maglie e boxer (i più pregiati quelli della linea luxury in cotone bielastico), ma anche con l'homewear, la maglieria, gli accessori e i costumi da bagno. Il tutto caratterizzato dal logo-icona con due ali d'aquila. Il resto lo fanno l'attenzione per la qualità dei materiali, i trattamenti di finitura, i modelli, e la produzione made in Italy. In vendita con un packaging vintage, questi capi «cult» ora si trovano (anche) nel nuovo «negozio di fabbrica», un concept store innovativo «che abbiamo ideato per avere un format trasportabile all'estero: Francia e Germania in primis», spiega Lincoln Germanetti, amministratore delegato del Gruppo piemontese. Il progetto pilota, inaugurato a Busnago, in Brianza, è uno spazio di 500 metri, dove le novità convivono con i simboli di una storia ultracentenaria: arredi che richiamano l'architettura della fabbrica, illuminazione che sfrutta le tecniche teatrali, opere d'arte e pezzi vintage. Chi entra qui, si può rivestire da capo a piedi, sotto e sopra, perché si trovano le collezioni Lanificio di Tollegno, dai capi spalla alla maglieria, e le tante linee della Ragno, compresa quella easy-chic di abbigliamento femminile in jersey. A marzo si replica a Pomezia, Roma. Obiettivo? «Diventare specialisti dell'intimo italiano, anche oltre confine», prosegue Germanetti, che sta lavorando alla riorganizzazione del Gruppo. E poi «raddoppiare nei prossimi tre anni gli attuali 600 clienti a livello mondo: 900 in Italia e 300 all'estero». Intanto, sia in Italia che all'estero il successo dei vari brand è decretato (anche) dall'ottimo rapporto qualità-prezzo: «Le nostre lane arrivano tutte dall'Australia. Ma i passaggi si svolgono all'interno dell'azienda: per questo riusciamo ad avere prezzi concorrenziali». E non c'è solo l'Europa: a New York, Shanghai, Tokyo e Hong Kong il Gruppo ha già 4 uffici commerciali strategici.

E proprio negli Usa molte griffe come Ralph Lauren, Brooks Brothers e J.Crew da tempo acquistano le loro pregiate «pezze» maschili e femminili, perché la storia del Gruppo, nel lontano 1900, è iniziata proprio così: con la lavorazione delle lane pettinate.

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