Apertura del sindaco: «L’Enac non ha bisogno di tutti quegli spazi»

Il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone non molla. E ribadisce a chiare lettere come «il progetto del nuovo stadio di Sestri Ponente sia tra i più validi fatti negli ultimi anni in città». Ed è lo stesso Garrone a soffermarsi «sulle nuove prospettive commerciali che si aprirebbero, e sul fondamentale ruolo che il nuovo stadio avrebbe per il rilancio della stazione aeroportuale», lasciando intendere come creda ancora fortemente nella fattibilità dell'operazione.
E Marta Vincenzi raccoglie l'invito e diplomaticamente si appella al dialogo e alla chiarezza. «Il presidente esprime un punto di vista di un imprenditore - ha spiegato ieri mattina il sindaco durante la presentazione del nuovo Volabus -. Come ho già detto altre volte l'amministrazione comunale ha preso in considerazione le proposte degli imprenditori, quando le stesse vengono presentate all'amministrazione. Noi sul discorso stadio siamo andati avanti per quanto è stato possibile, cercando di verificare la fattibilità di quelle ipotesi».
Ma c'è un ma, ha chiarito subito la Vincenzi: «Ci siamo fermati anche perché a suo tempo l'Enac ci disse che nel piano di sviluppo dell'aeroporto si prevedeva un ampliamento di voli, e quindi la necessità sin dai prossimi anni di poter utilizzare anche quelle aree che interessavano il vecchio progetto di waterfront fatto da Renzo Piano, con possibilità di mettere lì un impianto sportivo. Piano aveva previsto lo stadio proprio in quell'area. Ma ci siamo dovuti bloccare. Ora leggiamo invece che secondo un'indagine fatta dai deputati - ha continuato il sindaco -, in realtà lo sviluppo nei prossimi anni dell'aeroporto sarebbe molto più limitato di quanto precedentemente detto. A questo punto credo sia necessario un confronto su quanto affermato dall'Enac e le cose dette invece dai deputati. Perché noi dobbiamo sapere».
Una breve pausa ed è sempre sindaco a rilanciare: «Dobbiamo sapere, non solo per la questione legata allo stadio. Ribadisco, sulla proposta che fa un imprenditore, il Comune ha provato a trovare delle soluzioni, ma poi più di tanto non me lo pongo questo problema.

È necessario capire come considerare quelle aree nel piano urbanistico e su quali aree poter contare per la riorganizzazione dei servizi, e per dare come in questo caso risposte produttive, e non solo. Posso comunque anticipare che nelle prossime settimane il Comune organizzerà diversi incontri, e un convegno sul tema dell'aeroporto».