Cronaca locale

Appello dei bimbi disabili ai ladri: ridateci i cavalli

Michele Perla

«Come si fa a rubare un bene così prezioso per quei ragazzini sfortunati? I cavalli rubati venivano utilizzati dalla nostra associazione per le terapie con i bambini disabili. In tutto una quarantina. Cosa racconteremo loro fra pochi giorni quando busseranno ancora alla nostra porta? Resta ferma la nostra speranza che quanto rubatoci possa esserci restituito, prima di dover rimandare indietro i piccoli disabili che nutrono speranza nella ippoterapia».
L’appello è quello lanciato dai volontari delle associazioni che, appoggiandosi alla Cascina Resta di Vittuone, fino a qualche settimana fa riuscivano a regalare un sorriso in più ai loro meno fortunati ospiti. Nella notte di Ferragosto però qualcuno non ha pensato a loro. È entrato nella cascina prendendo di mira i quattro cavalli utilizzati per l’ippoterapia. Animali dall’età media di 25 anni che la Lav, la Lega antivivisezione, aveva sottratto al loro triste destino. Hanno tagliato il lucchetto della recinzione e si sono diretti verso i box dove c’erano i cavalli. Sono riusciti a farne uscire quattro: Vittoria, Imperium, Mata e Dinda, mentre un quinto ce l’ha fatta a fuggire, richiamando l’attenzione dei proprietari della stalla. Gli animali sono stati caricati a bordo di un camion del quale s’è persa ogni traccia. Un furto dal basso valore economico. «Quasi certamente gli animali finiranno alla macellazione clandestina – spiegano alla Lav -; ogni anno in Italia a questo fine vengono rubati 5000 cavalli. E questo perché nel nostro Paese gli allevamenti di cavalli destinati al consumo umano non copre la richiesta». Per quelli rubati a Vittuone si sono mobilitati in tanti, insieme alle forze dell’ordine. «Chi è a conoscenza di informazioni sugli animali rubati si faccia avanti per aiutarci a ritrovarli – concludono i volontari –; i nostri ragazzi non meritano anche questo affronto». Ora non resta che l’appello.

Una piccola speranza, una voce che si spera commuova chi si è portato via i cavalli.

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