(...) Per capire, meglio partire dallinizio. La giunta regionale relaziona su come sono andate le cose nei giorni del disastro. Lo fa lassessore allAmbiente Renata Briano. Poi tocca a Claudio Burlando che snocciola gli interventi sul Fereggiano, ovviamente le sue origini di Quezzi, i ricordi del 70. Accenna persino a qualche possibile autocritica che coinvolge comunque tutte le precedenti amministrazioni, per lasciare infine spazio a un po di commozione.
Sostanza pochina. Non una sola parola dedicata al cosa fare adesso visto che, come ripete ben 16 volte nel suo intervento, è tutto «complicato, molto complicato». Non una parola sui soldi dirottati dalla Regione su altre voci di bilancio che non siano la tutela del territorio. Edoardo Rixi, capogruppo della Lega, non fa sconti. Ricorda ad esempio che i commercianti di Sestri non hanno ancora avuto i soldi per i danni 2010 e che soprattutto bisognerebbe «smetterla di aprire 27 cantieri e lasciarli tutti incompiuti, ma almeno finirne uno». Matteo Rosso, capogruppo del Pdl, è più duro: «Siamo qui per unanalisi politica e io la faccio - esordisce rivolto a Burlando - Le parlo da uomo a uomo, da padre a padre: faccia un passo indietro. Poi magari la sua maggioranza respingerà le dimissioni, ma faccia il gesto di darle. Se lo farà andremo a casa tutti, io per primo. Ci saremmo aspettati ben altra sensibilità, invece Bersani si muove per difendere Marta Vincenzi. Per molto meno si sono chieste le dimissioni di Bondi». In conclusione cita anche il presidente Giorgio Napolitano, che ha spinto Berlusconi a dimettersi. Raffaella Della Bianca si associa. Già questa, per il Pdl ligure, è una novità, visto che spesso i due si sono divisi nella strategia. «È indiscutibile la responsabilità politica di chi ha governato questo territorio per trentanni - toglie ogni scusa alla maggioranza - Dite che la colpa è di chi ha fatto questo e quello. Lo ha fatto una parte politica ben definita ed è la sinistra. Il discorso malinconico di Burlando non può bastare».
Ma in agguato cè Gino Morgillo (e con lui, più tardi, Franco rocca), che prende la parola e subito si dice «in estremo imbarazzo e deluso». Ce lha con i suoi, colpevoli di aver attaccato la giunta. «Ci sono i morti ancora da seppellire, non si può pensare alle colpe, per quelle cè tempo - esplode - E poi a Genova avete avuto solo 6 morti, ma i commercianti hanno già ripreso lattività, nello spezzino non esiste più niente». Il suo intervento si conclude con gli applausi della sinistra che scampa al processo. Il Pdl si guarda dentro e si scopre pugnalato.
Applausi «sinistri» al consigliere Pdl che salva Burlando
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