Apre il primo centro per la cura dell’acne

Marisa de Moliner

Sono appena state riaperte le scuole e per qualche adolescente tornare in classe è un problema. Non per lo studio che è solo agli inizi, ma per la difficoltà di relazionarsi con i compagni. Tutta colpa dell’acne che con papule e pustole spegne il sorriso e può essere causa di sberleffi come sentirsi chiamare «Brufolo Bill». Ed è, quindi, quanto mai tempestiva l’apertura alla Macedonio Melloni del primo centro milanese per la cura dell’acne. Una struttura dedicata non solo ai teen-ager ma anche alle donne. È, infatti, stata voluta dal dipartimento materno-infantile della clinica ostetrica. «Ed è soprattutto pensando ai giovanissimi - spiega la responsabile dell’ambulatorio della cura dell’acne, la dermatologa Adina Frasin - che si è deciso di aprirlo di pomeriggio, in modo da non far perdere loro ore di lezione». L’apertura del centro specializzato contro i brufoli è, infatti, prevista una volta alla settimana. E precisamente il venerdì dalle ore 14 alle 17. «Un lasso di tempo - precisa la dottoressa Frasin - durante il quale riusciamo a visitare setto-otto persone. Potremmo visitarne anche di più, ma ci scontriamo con un inghippo burocratico. Lo sportello ticket chiude un’ora prima dell’ambulatorio». Il numero delle visite è stato confermato nei primi due venerdì d’attività del centro. Ma tra i primi pazienti sono stati più numerosi gli adolescenti o le donne? «Gli adolescenti - risponde la dermatologa - tra di loro s'è sparsa velocemente la voce dell’apertura del nostro ambulatorio». L’accesso per loro, come per le donne, è facile e non particolarmente costoso. «Bisogna munirsi di un’impegnativa del medico curante - sottolinea la dottoressa Frasin - per visita dermatologica e fissare un appuntamento telefonando al centro unico di prenotazione. Qui si viene visitati e sottoposti a esami ematochimici, tra i quali quelli per il dosaggio ormonale. Esami che vengono poi passati ai controlli dell’ambulatorio d’endocrinologia diretto dai colleghi della ginecologia. Gli esami servono per stabilire i farmaci da abbinare ai prodotti per uso topico. Lozioni e creme». Cure che dovrebbero permettere di cancellare brufoli, papule e pustole facendo in modo che non rimangano cicatrici.

Purtroppo sono molti coloro che riportano sul viso le tracce del loro passato adolescenziale. Come conferma la responsabile del centro antiacne: «la percentuale degli acneici che adulti si ritrovano con cicatrici indelebili oscilla tra l’11 e il 14 per cento».

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