Politica

Aprea: «Hanno fatto un colpo di mano»

da Roma

Poche luci e molte ombre. È un giudizio in chiaroscuro, ma tendente al cupo, quello che la parlamentare azzurra Valentina Aprea, già sottosegretario all’Istruzione col precedente esecutivo, riserva ai «ritocchi» del ministro Giuseppe Fioroni alla riforma Moratti. Attaccando soprattutto le modalità di intervento. «La prima grande critica al ministro e al governo Prodi - esordisce l’esponente di Forza Italia - è il metodo con cui si sta procedendo a modificare la nostra riforma. Si è cominciato a inizio legislatura richiedendo un rinvio, scelta a mio parere sbagliata ma certamente legittima. Poi è arrivato il blitz con la Finanziaria, che ha modificato il cuore della riforma, il principio del diritto-dovere, peraltro senza abolirlo. Ed è interessante che questo provvedimento non sia stato mai discusso né in commissione Bilancio né in Aula...».
Ora ecco un altro colpo di mano.
«Sì, e ancora una volta per decreto, senza condivisione preventiva, con deleghe e inserito in un decreto omnibus. Posso capire che ci rientrino le donazioni, ma che c’entra con il decreto Bersani la revisione della scuola secondaria?».
Già, tornano gli istituti tecnici.
«Nel merito c’è un ritorno assolutamente improprio dell’istruzione professionale in capo allo Stato, che il ministro ha condotto solo nel rispetto di logiche sindacali e corporativistiche, tradendo quelli che sono gli indirizzi europei e ripristinandone l’impostazione scolasticistica. Trovo anche inaccettabile che si reintroducano le gerarchizzazioni del vecchio sistema scolastico, ma penso che sia solo un intervento di facciata: a giudicare dal ddl legato al decreto si provvederà ugualmente alla ridefinizione. Parlando di “riduzione di indirizzi” e “modernizzazione”, insomma, vogliono arrivare dove eravamo arrivati noi. Insomma, non è una controriforma ma un depotenziamento, per di più imposto a colpi di decreti, non approvato e discusso per anni dal Parlamento come era stato per la riforma Moratti».
Intanto si conferma l’apertura delle scuole ai finanziamenti privati con le donazioni.
«Una conferma, che è stata spacciata per novità, di quanto previsto dalla riforma Moratti. Ricordando le polemiche che questo punto fece fiorire intorno all’ex ministro, siamo molto curiosi di vedere come la sua maggioranza reagirà».
Vi aspettate cortei di protesta?
«Noi ne abbiamo avuti. Ma una cosa è certa: su queste proposte di rafforzamento dell’autonomia finanziaria non mancherà il supporto di Forza Italia. Va anzi riconosciuto a Fioroni di aver avuto coraggio potenziando questo aspetto.

Peraltro lo strumento della defiscalizzazione potrebbe migliorare la parità scolastica, andando a interessare per esempio le famiglie che sostengono spese per l’iscrizione dei propri figli a scuole paritarie».

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