Arancione Sandro, il colore della vittoria

Arancione Sandro, il colore della vittoria

(...)Come non moltissimi nella Casa delle libertà riescono ancora a fare. Poi, Biasotti ha saputo seppellire anche le liti che tanto male hanno fatto al centrodestra ligure. L’avevamo criticato pesantemente quando attaccò Claudio Scajola come unico responsabile della sua esclusione dalle liste. L’esclusione (probabilmente davvero sbagliata) era firmata da tutti gli inquilini tradizionali della Casa delle libertà e di Forza Italia, non certo solo da Scajola. Ma un attacco a freddo qualche giorno prima delle elezioni era ingeneroso e autolesionistico, soprattutto con consultazioni sul filo del rasoio come quelle dello scorso anno.
Ecco, fortunatamente, tutto questo è superato. Scajola e Biasotti - che sono grandi, maggiorenni, vaccinati, intelligenti e ottimi politici - si sono parlati, si sono capiti e ora filano d’amore e d’accordo. É un gran bel segno per il centrodestra ligure, l’unico in Italia a presentare liste comuni da Ventimiglia a Ortonovo. Che, finalmente, può contare sulla sintonia fra un leader nazionale e un grandissimo amministratore. Capace di fare autocritica e di accettare le critiche come nessun altro, segno di ottima intelligenza politica.


Infine, Biasotti sa parlare al cuore degli elettori e con il cuore. Nei suoi interventi scalda il pubblico, soprattutto trasmette ottimismo. Sa quel che dice e crede in ciò che dice.
In uno slogan? Biasotti: la nuova stagione.

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