Area C in soldoni? Oltre un milione di euro a settimana. Un discreto gruzzolo quello che il Comune di Milano potrebbe avere incassato solo nella prima settimana di avvio della sperimentazione.
Abbiamo provato a fare due conti in tasca a Palazzo Marino per rispondere a una domanda che probabilmente in molti - specie tra quelli che hanno sborsato già i primi euro - in questi giorni si saranno fatti: quanto avrà già incassato tra ingressi, multe, ticket e biglietti dei mezzi venduti in più?
Tirare le somme della settimana appena passata in termini di incassi sembra una specie gioco del Monopoli tra «probabilità» e «imprevisti» fatti di residenti non ancora registrati, commercianti ignoti e taxi che fanno sciopero. Tutte variabili che sicuramente contano quando si va a fare le somme. E che bisogna tenere di conto. Se da una parte si viene a sapere con matematica certezza quante auto non sono entrate nella cerchia dei Bastioni fino ad ottenere una percentuale precisa alla virgola (36,9%), più difficile è tradurre quei numeri in soldoni.
Detto questo due moltiplicazioni e qualche somma arrotondate in larghissimo difetto portano dritti dritti verso quel milione e rotti di euro di cui sopra. Come?
Partiamo. E lo facciamo da un dato sicuro. Nella prima settimana di Area C sono stati consegnati alle varie edicole, rivendite e quantaltro 200mila ticket, di cui 170mila da cinque euro. Sugli 850mila euro già arrivati nelle casse del Comune non ci sono dunque dubbi.
A questi cè da aggiungere una cifra «x» data da quei 30mila tagliandi fatti dagli abbonamenti da 30 e 60 euro, più i biglietti da tre euro che non è possibile quantificare. La lasciamo come cifra «x» ma, di sicuro, con un più davanti.
Chi vende infatti i biglietti da grattare per entrare nella Cerchia deve pagare subito e in contanti. Quei soldi sono già a destinazione, insomma. Senza andare a guardare dentro le auto di quei 77mila automobilisti che ogni giorno in media sono entrati nella cerchia dei Bastioni per capire se sono residenti, commercianti o poveri cristi senza alternative, gli 850mila euro più «x» incassati sono certi.
A questi vanno aggiunti 22.500 euro pagati ogni giorno da quei circa 15mila milanesi in più rispetto al solito via vai che la scorsa settimana sono saliti e scesi da tram e bus per muoversi in città. Dunque: 22.500 moltiplicati per i 5 giorni ecco altri 112.500 euro. A questi vanno aggiunti i 18mila euro pagati ancora ogni giorno della scorsa settimana dai 12mila viaggiatori in più che si sono mossi nelle tre linee della metropolitana. Quindi: altri 90mila euro. I numeri tengono conto di quei circa due milioni di milanesi che da sempre viaggiano sui mezzi e di quelle percentuali che la scorsa settimana lAtm aveva comunicato come incremento: 5-6 per cento in più in metropolitana e 20-25% per cento in più sui mezzi di superficie.
Dunque, tiriamo la riga: 850mila, più 112.500 più 90mila uguale un milione e rotti di euro più x.
Se lincasso previsto dal Comune prima di partire era di 30 milioni di euro, altro che diciotto mesi. Ne basteranno nove. E i milanesi ringraziano.
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