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«Area Sanremo» La gara dei giovani porta il dialetto anche al Festival

E ne rimarranno solo due, per parafrasare il film Highlander (o forse tre, dipende dal regolamento del Festival prossimo venturo). Il palco di Sanremo li aspetta come se fosse un ring, loro hanno finalmente trovato un luogo dove allenarsi per arrivarci e giocarsela fino in fondo. Giovani emergenti e band fresche di speranza - con un cuore italiano e l’età compresa tra i sedici e i trentasei anni - possono affidare le proprie speranze ad Area Sanremo, edizione 2010 del fu-SanremoLab. Il concorso, nato per portare talento e idee al Festival di Sanremo, cambia nome e raddoppia le aspirazioni: ora Area Sanremo si divide in due sezioni, e cioè SanremoLab dedicata a brani inediti in lingua italiana e SanremoDoc, dedicata a brani inediti in dialetto (sempre di radici italiane). Presentato ieri all’Hotel Principe di Savoia, a Milano, alla presenza del sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato, al responsabile di Sanremo Promotion Giorgio Giuffra e agli esponenti del comitato artistico del concorso (il dj Ringo, Bruno Santori e Paolo Giordano), il concorso avvisa urbi et orbi che per partecipare ad Area Sanremo serve scaricare il bando dal sito (www.area-sanremo.it) e inviare la domanda e il materiale richiesto entro il 10 settembre prossimo.
Dopodiché Area Sanremo si farà palestra: corsi di formazione dal 4 ottobre all’8 ottobre, scelta dei finalisti in novembre e infine la chance - per due o tre di loro - di competere al festival dei festival. «Non è escluso - ha detto Giorgio Giuffra - che in futuro, di fronte a un successo del progetto, Area Sanremo non possa farsi format, e conquistare la tv». Testimonial e presidenti delle due sezioni di concorso SanremoLab e SanremoDoc sono volti noti dello spettacolo, rispettivamente Paolo Limiti con Elenoire Casalegno, e il terzetto composto da Platinette, Davide Van De Sfroos e Giordano Sangiorgi. «Il Festival non deve essere il cimitero degli elefanti - spiega il sindaco Zoccarato - Lo avevo detto l’anno scorso e lo ripeto: un'iniziativa come questa può portare forze fresche, talenti nuovi e nuove tendenze a Sanremo». Sulle reali volontà di puntare sul Festival da parte della Rai, Zoccarato risponde sicuro: «La Rai mi ha dimostrato di credere molto al Festival».

È sulla conduzione della kermesse che sembra ancora tutto in alto mare: una delle più papabili al ruolo, la showgirl Belen Rodriguez, sembra in queste ore mettere in gioco l’investitura. Le sue dichiarazioni a margine delle indagini sulla chiusura della discoteca Hollywood a Milano per questioni di droga fanno balenare in casa Rai un bis del caso Morgan.

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