Arena di Verona, una fabbrica d'arte con un indotto da 2 miliardi

Nella scorsa estate ha richiamato oltre quattrocentomila spettatori. Con seimila posti di lavoro

Arena di Verona, una fabbrica d'arte con un indotto da 2 miliardi
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Il festival dell'Arena di Verona è fabbrica d'arte, motore economico e orgoglio cittadino: l'imprenditore veronese in giro per il mondo ha gioco facile a spiegare dove opera la sua azienda, e forse anche per questo vi investe con convinzione. Che l'Arena fosse tutto questo era facile intuirlo, ma ora lo si dimostra con dati alla mano, forniti da Nomisma. Numeri che, idealmente, dovrebbero essere raccolti e processati da tutte le istituzioni culturali: senza di essi è difficile orientare l'azione.

"Le analisi d'impatto sono uno strumento decisionale per capire cosa finanziare", ricorda Severino Salvemini, docente alla Bocconi, commentando l'indagine. "Valgono tanto per il ministero e gli enti territoriali quanto per gli sponsor privati".

Lo studio rivela che l'Arena genera per l'economia italiana 2 miliardi di euro di indotto, quasi 6 mila posti di lavoro e 206 milioni di euro di imposte. Nell'estate 2025, i 404 mila spettatori dei 48 spettacoli hanno prodotto 35 milioni di biglietteria, spendendo complessivamente 315 milioni tra vitto, alloggio e altre spese. In sintesi, ogni euro investito nel festival genera 6,3 euro di valore per il Paese.

Il 71% del valore della produzione deriva da biglietteria, sponsorizzazioni e contributi privati, contro una media nazionale del 25%. Fa eccezione la Scala di Milano, che però è un unicum: non c'è teatro al mondo capace di esercitare lo stesso fascino.

"Il 71% del valore della produzione deriva da biglietteria, sponsorizzazioni e contributi privati, contro una media nazionale del 25%. Fa eccezione la Scala di Milano, che però è un unicum: non c’è teatro al mondo capace di esercitare lo stesso fascino. Anche essa, come l’Arena, è sempre più magnete di turisti ma in questi giorni non proprio tempio dell’assoluto: scorrono infatti le repliche di un Così fan tutte volutamente (e dichiaratamente, dal regista Robert Carsen) orrore visivo, pensato per rispecchiare l’attualità dei reality show più che l’erotismo sottile, il disincanto e l’ebbrezza della coppia Mozart–Da Ponte".

Va detto che i numeri vanno sempre contestualizzati. Esiste una distanza siderale fra il bacino mecenatizio di città come Milano, o anche Verona, e quello di città meno imprenditoriali, la stessa Firenze, per esempio. Così come l'Arena può contenere oltre 12 mila spettatori, mentre la media dei posti a sedere dei nostri teatri è di 1.500.

In Arena si offre una lirica-pop titoloni, vocione, mega-scene mentre altrove i cartelloni si fanno più articolati e meno popolari, a parte qualche scivolone.

E per chiudere: l'Arena, così come tutti i teatri d'opera, contribuisce a definire l'identità del territorio o, per dirla con Salvemini, il patrimonio cognitivo e il gusto di una comunità

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