Arenzano, l’odio di Sciortino imbarazza pure i suoi alleati

(...) nella città della riviera di ponente.
Durante un passaggio del suo intervento, citando il decreto Milleproroghe ed alcune voci relative al contesto ambiente, non è riuscito a trattenere la stoccata al nemico Silvio. Peccato che in sala i presenti non fossero accorsi per ascoltare le valutazioni e i sentimenti politici dell’assessore al verde, ma per cercare di capire come la Provincia stimola la raccolta differenziata ad Arenzano. La battuta di Sciortino, infatti, non ha trovato sponda nei presenti in sala scatenando, invece, il brusio generale e costretto i consiglieri comunali del centrodestra a lasciare l’auditorium per segnare la presa di distanza da quanto stava accadendo: «L’uso di certi termini in un convegno pubblico è del tutto scorretto e poco rispettoso della sensibilità dei cittadini presenti - denuncia Ornella Fabiano, consigliere comunale di opposizione - . In quel contesto non ci sembrava nemmeno logico controbattere a quella affermazione assolutamente fuori luogo e abbiamo deciso di abbandonare l’auditorium».
L’indignazione dei rappresentanti del Popolo della Libertà ha trovato anche la solidarietà di alcuni esponenti del centrosinistra che, qualche ora dopo il comizio antiberlusconiano dell’assessore provinciale, hanno sentito il dovere di contattare i consiglieri di minoranza per esprimere le loro scuse: «Ci hanno chiamato l’assessore comunale all’ambiente Anni Valle e, addirittura, l’assessore provinciale al patrimonio naturalistico Alberto Corradi. Un collega di giunta di Sciortino: questo la dice lunga sulla sua caduta di stile».


Incassata la solidarietà e le scuse di due esponenti del centrosinistra, i rappresentanti comunali non si fermano e chiedono che Sebastiano Sciortino esprima pubblicamente le sue scuse per essere andato fuori tema e avere offeso i cittadini presenti all’auditorium di Arenzano: «Sono rimasta disgustata dall’atteggiamento arrogante di uno dei membri della giunta di Repetto - prosegue Ornella Fabiano -, in quel contesto si stava discutendo su un tema pratico e con la massima collaborazione. Invece, l’assessore ha voluto fare il protagonista dimostrando ancora una volta che c’è chi non vuole “abbassare i toni” del confronto così come auspicato dal Presidente della Repubblica».

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