Arrestata sull’altare insieme ai parenti

(...) aveva fissato da tempo le nozze con rito civile con il suo amato, un marocchino di 25 anni. Solo che così facendo ha finito per lasciare una traccia. Quell’unica traccia che i poliziotti del commissariato Chiavari aspettavano per riuscire a trovarla, visto che non avevano un suo indirizzo. E visto che avevano urgentemente bisogno di trovarla, dal momento che dovevano notificarle un ordine di carcerazione. Sì, insomma, la dovevano portare dentro. Loro, i poliziotti chiavaresi, una mano sulla coscienza se la sarebbero pure messa. Avrebbero volentieri aspettato un po’, ma poi il pranzo, il viaggio di nozze,... insomma, cosa gli avrebbero raccontato al magistrato? E se la sposina avesse poi deciso di fare una luna di miele un po’ più lunga?
Niente da fare, Hanno deciso di intervenire sul più bello. E così ieri mattina si sono presentati in Comune prima che iniziasse la cerimonia e hanno fatto il loro dovere. All’uscita della questura, quando la ragazza stava per salire sull’auto che l’avrebbe portata nel carcere di Pontedecimo, un gruppetto di suoi parenti ha aggredito i poliziotti, nel tentativo di liberarla.

La vicenda si è conclusa con alcuni agenti contusi, l’auto della polizia ammaccata e con i vetri fracassati, tre parenti della sposa, due uomini, tra cui il fidanzato, e una donna, arrestati per resistenza, danneggiamenti, tentativo di procurata evasione. Viaggio di nozze, per quattro, a Pontedecimo.

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