Tra i suoi clienti avrebbe avuto «personaggi dello spettacolo, giornalisti e avvocati». Questo dicono i carabinieri della stazione «Porta Magenta» di Franco L., 50enne di Seregno, sposato, padre di un bimbo di 8 anni e ora disoccupato. Luomo, incensurato, da 4 mesi e solo nellorario compreso tra le 23 e le 5 del mattino (quindi di notte) si dedicava allo spaccio di cocaina nel centro di Milano dopo che il suo bar era fallito e lui era caduto in disgrazia. I militari lo hanno arrestato sabato sera e ieri, davanti al giudice, per la convalida dell'arresto, l'uomo ha ammesso tutto, dicendo: «L'ho fatto perché ero in rovina». In attesa del processo - che si terrà il 31 ottobre per direttissima - Franco L. ha l'obbligo di firma.
Luomo aveva ideato un sistema molto ingegnoso per spacciare. Veniva contattato telefonicamente dai clienti e la parola d'ordine era: «Ci troviamo per un caffè». Quindi andava in scooter nella zona compresa tra corso Garibaldi e il Piccolo Teatro e cedeva le confezioni di cocaina a 100 euro al grammo solo dopo lunghi giri di perlustrazione, per controllare che nei dintorni non ci fossero occhi indiscreti. Alla fine cedeva la droga a credito, facendosi pagare in un secondo momento, quando era «pulito».
Raccontano i carabinieri che i clienti del signor Franco aspettavano a bordo dei loro macchinoni e, in attesa dello scambio, magari si mangiavano un trancio di pizza per ingannare il tempo. È stata proprio la presenza di auto di lusso nella zona a insospettire i militari, che hanno attivato un servizio di pattugliamento in borghese in zona. L'appostamento è durato una decina di giorni, durante i quali gli investigatori hanno notato un viavai di circa 70 clienti. Poi, sabato, è scattato il blitz. Qualche minuto dopo le 19.30 l'uomo è stato fermato proprio mentre stava cedendo della coca nascosta nell'imbottitura del casco a un cliente. Quindi la perquisizione nel suo appartamento, sempre in corso Garibaldi, e in un secondo alloggio attiguo, questo preso in affitto proprio per potervi confezionare la droga. Proprio lì i militari hanno trovato trenta confezioni ciascuna di circa un grammo di peso nascoste nell'intercapedine all'interno del bagno.
Sono stati i carabinieri della compagnia «Duomo», con laiuto indispensabile di Elda, un cane antidroga, invece, a trovare la cocaina nascosta in un vano ricavato in un airbag della loro auto da due giovani appena arrivati dalla Spagna con il loro acquisto, probabilmente senza neppure fermarsi a dormire. Si tratta di Marco Santin, 29 anni, di Cusano Milanino e di Alessandro Marra, 27 anni di Paderno Dugnano. Nel nascondiglio c'erano 4,7 chili di cocaina pura, divisa in 8 panetti. In altre due operazioni i carabinieri della stazione di Porta Garibaldi hanno arrestato Valentino Bellia, milanese di 34 anni e Ruggero Campagna, 29 anni di Bollate. Sotto il sedile della loro vettura nascondevano 760 grammi di cocaina.
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