Politica

Arriva Alemanno, finisce la «guerra dell’uva»

da Roma

E alla fine è arrivato l’accordo: dopo sei ore di trattative, anche molto accese, è stato raggiunto nella tarda serata di ieri l’intesa fra il ministro per le politiche agricole Gianni Alemanno e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Un accordo voluto per scongiurare il protrarsi delle proteste dei viticoltori pugliesi in atto da venerdì scorso con grandi disagi su strade, autostrade e stazioni ferroviarie nel Foggiano e nel nord Barese.
L'accordo, sottoscritto nella Prefettura di Bari, prevede il contributo di 17 euro a quintale per l'uva da vino e di 12 euro a quintale per l'uva da tavola, che sarà erogato per le province di Bari e Foggia e che potrà essere esteso anche alle altre province pugliesi qualora dovessero manifestarsi le stesse situazioni.
Per Alemanno l'intesa «è un grosso risultato». Il governo e la Regione Puglia - ha assicurato - si sono impegnati a dare un'integrazione di 1,50 euro per il trasporto dell'uva e a intervenire immediatamente per la distillazione di crisi (il vino dell'anno scorso rimasto invenduto) e il miglioramento del vino attraverso il mosto concentrato. «L'ampia firma dell'accordo - ha precisato il ministro - da parte delle cantine e dei rappresentanti dei produttori agricoli delegittima ulteriori forme di protesta e quindi porta tutti i produttori agricoli a ritornare al lavoro e ad abbandonare immediatamente ogni forma di protesta».
Alla trattativa ha preso parte anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, secondo il quale l’intesa è l’espressione di «una sintonia totale tra il governo e la Regione». «Credo - ha detto il governatore pugliese - che potevamo correre il rischio di mettere completamente da parte il tema della qualità e di costruire un provvedimento soltanto di tipo assistenzialistico. Abbiamo salvaguardato il tema della qualità e abbiamo costruito una pagina esemplare di correttezza istituzionale».
Nell’accordo si legge che i produttori agricoli e i trasformatori si impegnano, in cambio delle concessioni ottenute da governo e Regione, a riprendere immediatamente le rispettive attività di produzione.

Si è conclusa quindi positivamente per gli agricoltori pugliesi una giornata che era cominciata con una tragedia e molta tensione, con una situazione che rischiava di degenerare.

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