Economia

Arriva il codice digitale e la burocrazia va in Rete

Per i commercialisti una certificazione garantisce la sicurezza della firma elettronica

Laura Verlicchi

È in arrivo una rivoluzione nella pubblica amministrazione e i professionisti economico-contabili si preparano a farne parte. Dal gennaio 2006, infatti, il codice dell’amministrazione digitale introdurrà una serie di novità, fra cui tre grandi diritti del cittadino: effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale, ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per e-mail e trovare online tutti i moduli e i formulari validi e aggiornati.
In vista di questo traguardo, governo, istituzioni e ordini professionali stanno lavorando congiuntamente già da tempo. La prima tappa sarà la presentazione, il 9 giugno, del Portale nazionale delle Imprese (www.impresa.gov.it) - realizzato in collaborazione con il Cnipa, il “braccio informatico” della pubblica amministrazione - che sarà illustrato dal ministro dell’Innovazione Lucio Stanca nel corso di una videoconferenza alla Fondazione Pacioli.
Il nuovo portale si articola su due grandi tematiche: informazione e servizi. Tre i canali informativi: «Impresa e pubblica amministrazione», «Sviluppo d’impresa» e «Innovazione e formazione», più un canale dedicato alla modulistica e uno ai servizi on line. Quest’ultimo in particolare rappresenta l’aspetto più originale e innovativo, perché realizza un esempio concreto di semplificazione dei rapporti fra impresa e pubblica amministrazione. Con un’unica iscrizione sarà possibile infatti raggiungere Inps, Inail e Camera di Commercio: ed è qui che il professionista gioca il suo ruolo fondamentale, perché è tramite lui che l’impresa può usufruire dei servizi. Con molti vantaggi, di cui il primo è il risparmio di tempo e di costi.
Ad esempio, prima del portale, l’iscrizione di una nuova impresa richiedeva tre pratiche presso altrettanti uffici, tra cui l’Inps che esige la consegna fisica del modulo cartaceo allo sportello, e ogni richiesta dello stato di avanzamento della pratica andava presentata al singolo ente: con il portale, i tre adempimenti (Registro imprese, Inps e Inail) si possono gestire contemporaneamente dal personal computer dell’ufficio, e allo stesso modo si sarà informati sull’esito della pratica. Al momento, sono già disponibili 19 servizi , ma è pronto un piano per ampliare l’offerta coinvolgendo altre pubbliche amministrazioni ed enti.
Ma non è tutto: ci sono anche importanti conseguenze giuridiche. E proprio ai professionisti spetterà il delicato quanto fondamentale compito di mediare tra le potenzialità tecnologiche del portale e le sue applicazioni pratiche, “decodificando” attraverso la lente del giurista il messaggio lanciato dal ministero dell’Innovazione.
Il codice digitale, dando la possibilità di ottenere documenti contabili in versione elettronica, di spedire e-mail con la stessa efficacia di una raccomandata e addirittura di emettere fatture digitali, rappresenta infatti una vera e propria rivoluzione copernicana che non mancherà di incidere sulla vita delle imprese e dei professionisti che lavorano al loro fianco. Ma proprio per questo è indispensabile una certificazione sicura.
«Certicomm è l’autorità di certificazione comune a ragionieri e dottori commercialisti - spiega Claudio Bodini, delegato all’informatica del Consiglio nazionale ragionieri e vicepresidente di Certicomm - tanto che si potrebbe tranquillamente affermare che l’Albo unico, a livello informatico, è già nato. Creato in funzione del codice digitale, Certicomm, con l’accredito del Cnipa, emetterà certificati contenenti un chip che vale da certificato di sottoscrizione e autenticazione. Attraverso il cosiddetto “ruolo”, cioè, consentirà di dedurre se chi ha sottoscritto, ad esempio, un bilancio attraverso la firma digitale è un professionista iscritto all’Ordine, come prevede la Finanziaria. In futuro, questa firma digitale, cosiddetta “complessa”, servirà anche per i rapporti fra il professionista, nel ruolo di curatore fallimentare o consulente tecnico, e la giustizia, tributaria e non solo: già sette tribunali stanno sperimentando il processo telematico e il mondo delle professioni deve essere pronto».


La tessera dell’Ordine munita di banda magnetica garantirà anche l’identificazione elettronica del commercialista, più e meglio della firma tradizionale, per quanto riguarda la sua vita professionale: ad esempio, per attestare la partecipazione ai corsi di formazione obbligatoria per l’aggiornamento.

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