Pagamento delle multe fino al 2004 senza maggiorazioni e senza mora. Rateizzazione delle multe del 2005. Avviso bonario per quelle dal 2006 in poi, per facilitare i cittadini a far valere le proprie ragioni. Queste le misure messe in campo dal Comune di Roma e presentate ieri in Campidoglio dal sindaco Alemanno e dal neo-assessore al bilancio Maurizio Leo per fronteggiare lemergenza multe. In questi mesi sono state notificate ai cittadini una montagna di cartelle esattoriali. Spesso si parte da un divieto di sosta e si finisce non si sa dove. Sanzioni, interessi, azioni esecutive, fermo amministrativo, pignoramenti. Un vero ginepraio. «Si tratta di un problema complesso - spiega lassessore Leo - che deriva anzitutto da antiche responsabilità del Comune, ma che coinvolge anche altri soggetti: la Prefettura, lufficio del Giudice di pace, la società pubblica di riscossione Equitalia-Gerit. La legge nazionale disciplina poi le regole della riscossione». Di fatto, la macchina amministrativa rischia di andare in tilt.
Tre sono le misure decise dal Comune, a seconda delle scadenze. 1) Infrazioni commesse fino al 2004. Per eliminare le vecchie pendenze, lassessore Leo ha predisposto (in veste di parlamentare) una proposta di legge, che potrebbe andare in Parlamento già nei prossimi giorni, in sede di conversione in legge del Dl 78, cosiddetto anticrisi, da approvare entro agosto. Una sorta di sanatoria. Nessun interesse, nessuna maggiorazione, si paga quanto dovuto entro i 60 gg dalla notifica del verbale e si chiude lì. 2) Infrazioni commesse nel 2005. In questo caso il Comune concederà la rateizzazione fino a 30 rate del debito. 3) Infrazioni commesse dal 2006. Il Campidoglio in questo caso spedirà a casa un avviso bonario per avvertire dellavvio della procedura, consentendo di far valere le proprie ragioni già prima di ricevere la cartella esattoriale. Il problema numero uno, però, è lo scambio di informazioni. Nellera del computer e del digitale terrestre, tutto si inceppa quando si tratta di cartelle esattoriali. Attualmente il Comune e la Equitalia-Gerit non sono in grado di conoscere lo stato del contenzioso eventualmente avviato dinanzi al Giudice di pace. Per risolvere questa carenza, la giunta ha approvato il 6 luglio la definizione di un protocollo dintesa con lufficio di Roma del Giudice di pace, che prevede di realizzare un sistema informatico e telematico di gestione delle informazioni relative ai ricorsi e al loro esito. Il Campidoglio metterà a disposizione il personale per il funzionamento degli archivi informatici, che saranno realizzati dalla Gerit.
Ma non finisce qui lesordio di Leo. Lassessore ha in programma la razionalizzazione delle società partecipate. Primo passo lanalisi dello stato e delle prospettive di ciascuna, che verrà effettuata da una commissione. La legge, osserva Leo, «impone un crescente ricorso al sistema della gara pubblica per gli appalti di servizi, in sostituzione dellattuale affidamento a società in house, cioè proprietà dellente appaltante». Altre misure annunciate da Leo riguardano gli sperperi di bilancio, la lotta allevasione e il recupero crediti. In particolare la Regione Lazio deve al Comune circa un miliardo. Esattamente 1.063.861.254 euro. Circa metà del debito, 468 milioni, si deve alle aziende di trasporto. «Il presidente Marrazzo ha mostrato grande disponibilità a risolvere il problema - avverte il sindaco Alemanno - Anche la regione ha problemi con il governo a causa del patto di stabilità. Dopo il G8 vedremo come affrontare la questione».
Un esordio a tamburo battente, insomma, quello del neo assessore al bilancio. Tuttaltro che a mezzo servizio, come accusa il Pd.
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