Tra le città con il più basso tasso di raccolta differenziata, Genova non riesce a migliorare la sua posizione tra le città «riciclone» e rimane al palo, nonostante i tanti proclami e i buoni propositi di Amiu e Comune. Cè chi si muove per chiedere che sulle strade vengano messe un numero di campane maggiori e che vi sia una attenzione particolare per incrementare quella dellalluminio che in città sembra realmente trascurata. Solo novantuno campane tra le nove municipalità cittadine, quasi un miraggio trovare il raccoglitore di colore azzurro. Tanto che nel municipio della Bassa Valbisagno cera chi aveva provato a far installare nuove campane incontrando il secco no da parte dellamministrazione.
Non una scelta politica, ma strategica perché tra qualche mese a Genova dovrebbe nascere la raccolta multimateriale: più rifiuti di diverso tipo nella stessa campana. «Vogliamo diminuire il numero dei raccoglitori facendo in modo che si possa differenziare nello stesso spazio sia la plastica sia lalluminio- spiega lassessore al ciclo dei rifiuti Carlo Senesi-. Ecco perché si è deciso di dire no alla installazione di nuovi bidoni per la raccolta di lattine e scatolette». Questo unito al fatto che lalluminio sembra essere un materiale scarsamente utilizzato dai genovesi. Amiu fa sapere che tra i rifiuti non differenziati il 32 per cento è rappresentato dallorganico, il 25 per cento da carta e cartone, un altro 25 dalla plastica, l 8 per cento è vetro mentre lalluminio è pari allo 0,2 per cento. Ma, come in tutti questi progetti, passare dalle parole ai fatti non è cosa da poco. E se questo tipo di raccolta non è ancora partito è perché non si riesce al momento ad individuare unarea dove poter separare il materiale ed installare limpianto che serve alla divisione dellalluminio dalla plastica. Ad oggi lunico impianto di smaltimento della differenziata genovese è a Campi in unarea sotto Ponte Morandi a ridosso dei capannoni dellAnsaldo. «Al momento- spiega Senesi- abbiamo piccoli impianti di separazione che sono insufficienti per un progetto capillare così come vorremmo organizzarlo. Tra dicembre e marzo saremo a pieno regime e prevediamo di poter partire con questa ulteriore fase della differenziata».
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