Quando nel 2013 esordì il giallista britannico Robert Galbraith, fu subito chiaro che la detective story in salsa britannica aveva trovato un nuovo protagonista. Il primo titolo dedicato all'investigatore privato Cormoran Strike, Il richiamo del cuculo andò subito piuttosto bene. Possibile che fosse di colpo spuntato dal nulla un cavallo di razza del thriller e nessuno ne sapesse niente? L'editore presentò Galbraith come «un ex investigatore della Royal Military Police». Però qualche sospetto, nel mondo editoriale, iniziò circolare. Poi ci pensò il Sunday Times: si rivolse a un esperto di informatica: Patrick Juola, docente alla Duquesne University di Pittsburgh.
E arrivò la certezza, per quanto sconcertante. L'analisi linguistica raramente sbaglia, lo stile è l'impronta digitale di uno scrittore, e l'autrice del giallo firmato Robert Galbraith era proprio lei, la mamma di Harry Potter: J.K. Rowling.
Operazione di marketing? Più probabile che, stanca di essere inchiodata a un mondo fatto di maghetti e babbani, la scrittrice contemporanea più letta del mondo avesse deciso di dimostrare di essere capace di macinare copie anche in anonimato, e ripartendo da zero. Obbiettivo centrato. Certo, quando poi si scoprì che in realtà «Galbraith» stava per «Rowling», le vendite schizzarono alle stelle. Col nom de plume di Robert Galbraith sono poi usciti altri tre titoli - Il baco da seta, La via del male, Bianco letale (in Italia tutti editi per i tipi di Salani) - e il successo è stato costante. Tanto che, alla fine, nel 2017 la Bbc ha dedicato una serie al detective Strike, con la stessa J.K. Rowling tra i produttori esecutivi. Ora le avventure di questo ex militare che ha perso una gamba in Afghanistan e che per sbarcare il lunario indaga per le strade di Londra arriva anche in Italia. Strike sarà in prima visione assoluta su Premium Crime da martedì 2 dicembre.
In sette episodi la serie accompagna lo spettatore attraverso i primi tre romanzi della saga. La trama è molto aderente a quella dei libri, e non poteva essere diversamente, essendo la Rowling coinvolta direttamente. La regia e l'ambientazione sono ovviamente di qualità, come è normale in una serie Bbc. Ma la differenza la fanno gli attori, a partire dal protagonista, Tom Burke, il quale appartiene alla lunga teoria di attori inglesi che si sono fatti le ossa con Shakespeare, e si vede. Ha frequentato la Royal Academy of Dramatic Art, ha lavorato con la Royal Shakespeare Company ed è apparso in molte rappresentazioni dello Shakespeare's Globe. Da lì la sua carriera è decollata è ha interpretato Casanova da giovane nell'omonima serie con David Tennant e Peter O'Toole, e poi Athos in The Musketeers e Dolokhov in Guerra e pace.
In questo caso è perfetto nel rendere il volto doloroso, perdente ma non domo, di Cormoran Strike. Il detective della Rowling, infatti, si inserisce perfettamente nel filone degli investigatori stropicciati dalla vita che affonda le sue radici nell'hard boiled americano. Ma in che cosa consiste l'abilità della Rowling, che la serie valorizza quanto i romanzi? L'ex militare Cormoran è sì un duro, un introverso perseguitato dal suo passato e dalla ex fidanzata socialite, ma è anche un detective deduttivo e riflessivo. Massiccio, zoppicante, con il fisico dell'ex combattente un po' fuori forma, nasconde sotto il cappotto gualcito e l'espressione assente grande energia mentale e colpi d'intuito. Più che picchiare, parla, e a modo suo è un erede dei metodi di Sherlock Holmes. Ma accanto a lui non c'è un dottor Watson, bensì la sua nuova segretaria interinale Robin Ellacott. Interpretata da Holliday Grainger - la Lucrezia della serie I Borgia - Robin, che ci metterà poco a innamorarsi segretamente di Cormoran, è dotata di una enorme capacità intuitiva e di travestimento. Si trasforma rapidamente nell'evolvere della serie in molto più di una spalla. Quasi che la Rowling abbia voluto dare a questa signorina qualcosa di se stessa (del resto Doyle non faceva mistero di essere molto simile al dottor Wattson).
Sarebbe far torto al lettore e allo spettatore svelare troppo, ma dire che nella prima puntata, tratta ovviamente da Il richiamo del cuculo, la macchina investigativa e narrativa si mette in moto dalla misteriosa morte della modella Lula Landry, si può. Famosa ma mentalmente fragile, Lula vola giù da una finestra. Per la polizia è suicidio, per suo fratello le cose non tornano, e si presenta nello sgarrupato ufficio, vicino a Leicester Square, dove Cormoran ha appena incontrato, quasi buttandola giù dalle scale, Robin... Cormoran accetterà di svolgere l'indagare, che ritiene inutile, per pura necessità economica. Poi le cose andranno in un modo che nessuno può aspettarsi.
Se vi piace l'indagine vecchio stile mischiata alle atmosfere della Londra di oggi, questa è la serie giusta. E comunque vi riconoscerete il tocco della Rowling. Che sia Potter o Cormoran, nei suoi romanzi il riscatto è la chiave di tutto.
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