I due candidati più accreditati per la vittoria nelle primarie del centrosinistra litigano sull’appoggio dei big nazionali. Giuliano Pisapia a una settimana dal voto di coalizione, in programma per il 14 novembre, ha pronto l’asso nella manica: la visita a Milano di un lanciatissimo Nichi Vendola, che da solo sta tenendo sotto scacco l’intero Pd nazionale. Normale che Stefano Boeri, candidato sostenuto dai democratici milanesi sia terrorizzato dalla possibilità che il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà possa allargare la frana di dirigenti e simpatizzanti della sinistra schierati con l’ex deputato di Rifondazione Comunista. «Mi auguro sia una campagna elettorale basata sulle idee e non delegata sui leader nazionali », ha detto Boeri in previsione del comizio milanese del governatore pugliese. Una polemica difficile da sostenere, visto che Boeri, dei quattro candidati, è quello che beneficia dell’appoggio ufficiale del partito più grosso della coalizione. E infatti ha avuto gioco facile Pisapia a rispondere: «Mi meraviglia che Boeri possa fare dichiarazioni del genere visto che la sua candidatura è stata sponsorizzata direttamente a Milano dal segretario Bersani in occasione della Festa provinciale del Pd del settembre scorso - ha detto l’avvocato ex Prc - Tra me e Nichi Vendola esiste un rapporto di amicizia profonda cementata negli anni nell’impegno non solo politico ma anche sociale. L’arrivodi Nichi a Milano era previsto da tempo, ben prima della sua nomina a presidente di Sinistra, Ecologia e Libertà - in occasione del Congresso di Firenze». Così Boeri ieri è stato costretto a una parziale, imbarazzata retromarcia: «Non ho nulla contro i leader nazionali dei partiti di centrosisnistra ha scritto l’architetto in una lettera inviata al rivale - . A settembre, appena candidato, sono stato volentieri alla festa democratica a salutare Bersani nella serata a lui dedicata; e andrò ovunque sarò invitato, dentro e fuori i partiti. Mi sento anche di augurarti la piena riuscita delle iniziative che hai in programma con Vendola Ferrero (segretario nazionale di Rifondazione Comunista)». Boeri ha insistito su un altro punto, definito «cruciale nella sfida di Milano ». «Troppe volte - ha detto - in questi anni Milano è stata solo una tappa di passaggio per la politica nazionale del centrosinistra. Una pedina da sacrificare per avere vantaggi in altri contesti elettorali». Questa storia - ha detto - deve finire.
Le «nostre primarie, così potenti nelle idee e nella partecipazione, ci hanno consegnato l’impegno a fare diventare Milano la culla di un nuovo progetto per il centro-sinistra nazionale. E che se i politici romani devono venire a Milano, bene, vengano ad ascoltare e a capire quello che stiamo facendo, invece che a darci la rotta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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