Dopo i dubbi, una certezza. Esaurite le ipotesi, ecco lannuncio. Saranno per ora due, uno installato a Fiumicino e laltro alla Malpensa (esclusa quindi, per ora, la messa in funzione di un terzo esemplare al Marco Polo di Venezia) i primi body scanner a entrare in attività già dalla prossima settimana - pur se in fase sperimentale - negli aeroporti italiani. Ad annunciarlo è stato il presidente dellEnac, Vito Riggio, in unaudizione alla Commissione Lavori pubblici del Senato, nel corso della quale ha inoltre illustrato i risultati raccolti dal Comitato tecnico dellEnte nazionale per laviazione civile su questa nuova tipologia di apparecchiature destinate ai controlli di sicurezza.
Si tratta di quei macchinari balzati prepotentemente allonore delle cronache dopo il fallito attentato al volo Delta da Amsterdam a Detroit del 26 dicembre scorso. Macchinari richiesti subito a gran voce in tutto il mondo dai responsabili della sicurezza. Ma allo stesso tempo messi anche in discussione, se non manifestamente contestati. Ad alzare la voce contro i body scanner sono stati sia molti medici, soprattutto oncologi, sia alcuni movimenti per i diritti civili. Rispettivamente, da un lato per i possibili effetti nocivi sulla salute; e dallaltro per la supposta invasività nella privacy dei viaggiatori, di fatto «messi a nudo» sugli schermi di questi strumenti di nuova generazione.
Le prime due tecnologiche forche caudine che entreranno sperimentalmente in funzione dalla prossima settimana a Fiumicino e Malpensa, saranno comunque riservate per ora soltanto ai passeggeri in attesa di imbarcarsi su voli che hanno come destinazione finale gli Stati Uniti, non a caso il Paese più preso di mira nelle ripetute minacce del terrorismo internazionale, specie quello di matrice estremistico-islamica. Quanto ai tempi successivi per leventuale e definitiva applicazione su larga scala di queste macchine, Riggio ha aggiunto che «se la sperimentazione andrà a buon fine, la prossima estate li installeremo negli aeroporti italiani, ma solo per i voli diretti negli Usa».
Di fronte allemergenza verificatasi il giorno di Santo Stefano dello scorso anno, ha detto ancora il presidente dellEnac, «il governo ha subito deciso che si sarebbe dotato di body scanner». Quanto allente da lui presieduto, Riggio ha ricordato che sono state messe immediatamente a disposizione tutte le sue risorse e che nel giro di 15 giorni il Comitato tecnico ha esaminato gli strumenti esistenti sul mercato. Strumenti che sono fondamentalmente di due tipi: uno più moderno, che emette onde elettromagnetiche millimetriche, e un altro di generazione più datata, che funziona a raggi x. Esisterebbe poi anche un terzo tipo di apparecchiatura, ancora però allo stato sperimentale, basato sul calore emesso da onde corporee. Il presidente dellEnac ha precisato che, tenendo conto delle riserve subito manifestate dal nostro ministro della Salute, Ferruccio Fazio, circa la prevedibile dannosità per la salute dei body scanner a raggi x, la decisione finale è stata quella di orientarsi sulle macchine che emettono invece le onde millimetriche. Pur non escludendo, ha aggiunto Riggio, che possano essere altresì sperimentate anche le macchine di ultima generazione, quelle già citate basate su emissione di onde di calore corporeo, che dovrebbero essere sicuramente anche quelle meno nocive per la salute umana.
Quanto alle preoccupazioni relative alla possibile violazione della privacy, i sostenitori di queste macchine assicurano che limmagine della testa viene comunque esclusa dalla scansione e che inoltre le immagini dovrebbero essere cancellate subito dopo il passaggio del viaggiatore.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.