Arsenio «Lupenz» in azione deruba un commerciante

Tutto si può dire, tranne che il truffatore mancasse di senso dell’umorismo: «Permette, Arsenio Lupenz». Sì, proprio così, un semplice cambio di vocale e aggiunta di una consonante rispetto al grande «Lupin», ladro gentiluomo nato dalla penna del francese Maurice Leblanc. Il nostro ladro lo è senz’altro, ma non gentiluomo e nemmeno francese, quasi sicuramente infatti dovrebbe essere cercato in qualche campo nomadi, signori incontrastati dei raggiri «on line». Questi individui infatti sono soliti fiocinare le loro vittime attraverso Internet proponendo gli affari più disparati ma tutti vantaggiosi. Come il grosso quantitativo di sale da spargere sulle strade, che un tedesco di 49 anni avrebbe dovuto comprare per la modica cifra di 40mila euro. Il tedesco ha abboccato e si è presentato con la cifra richiesta, magari pensando «Lo sto derubando questo fesso», in piazzale Lugano. Qui ha trovato il nostro «Lupenz», i due si sono riconosciuti, hanno scambiato due parole poi il «venditore» ha ricevuto una telefonata al cellulare. Si è scusato e si è allontanato di un paio di metri. In quel momento è arrivata un’auto di grossa cilindrata dalla quale è sceso un complice, che ha strappato al tedesco la valigetta con dentro i 40mila euro e si è dileguato. Insieme ad Arsenio, naturalmente.

La vittima ha chiamato il 113, ma non sapendo l’italiano ha fatto fatica a farsi comprendere. Ha comunque fornito il numero del cellulare del truffatore, subito chiamato dagli agenti. «Arsenio Lupenz» ha risposto, ma quando ha capito di chi si trattava ha spento l’apparecchio.

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