Gli artigiani contro i salotti buoni

da Roma

Il mondo della piccola e media industria dice no ai salotti buoni della grande imprenditoria e guarda con favore ai nuovi protagonisti dell'economia italiana. Ad affermarlo è il segretario generale della Confederazione nazionale dell’artigianato, Gian Carlo Sangalli, precisando che «il grandissimo polverone che si sta creando preoccupa il mondo dell'economia reale, il mondo della piccola impresa e il mondo dell'impresa diffusa».
«Pare ci sia - spiega Sangalli - un'intenzione politica di contrarietà a operazioni che, fino a prova contraria, sono regolari vicende di mercato. Mi riferisco al caso Unipol-Bnl che è stato equiparato, a mio avviso in modo sbagliato, ad altre operazioni con l'intenzione di creare un calderone di non chiarezza a discapito dell'effettivo funzionamento del mercato».
Il segretario generale della Cna paragona la querelle mediatica di questi giorni ad «un piccolo mondo antico che si sente turbato da ogni evento nuovo che avviene nei mercati finanziari. Si tratta di un sistema fatto da un'imprenditoria generalmente assistita, fortemente propensa alle protezioni e all'istituzionalizzazione del proprio ruolo. Ma se sono imprenditori come tutti gli altri, devono stare sul mercato.

Ben venga che in banche importanti come Bnl vi sia un regime più imprenditoriale, più fortemente propenso al mercato, più adatto al mondo della piccola impresa. Per questo noi guardiamo con preoccupazione a queste reazioni, se c'è in corso una competizione e questa è regolare si deve lasciar correre».

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