Morgan è un padre indegno. E per questo la giustizia deve farlo uscire dalla vita della figlia, una bambina di neanche nove anni. Tecnicamente, si chiama decadenza dalla potestà genitoriale. È un atto d’accusa durissimo quello depositato al tribunale per i minorenni di Roma, ancor più scioccante perché a presentarlo è la madre della piccola, Asia Argento. L’attrice e il musicista avevano avuto una relazione, da cui nel 2001 era nata una bambina, poi i rapporti fra i due si sono progressivamente raffreddati, fino a diventare conflittuali. Ora, di quell’unione restano solo la figlia e il rancore misto a preoccupazione della madre. Asia Argento oggi è felicemente sposata col regista Michele Civetta ed è mamma di un altro bambino, ma si è convinta che Morgan, un personaggio pubblico e molto popolare, possa esercitare sulla primogenita un’influenza negativa. E così elenca puntigliosamente ai giudici le sue presunte colpe. Morgan - ricorda la figlia del grande regista horror Dario - ha concesso recentemente un’intervista, «a dir poco sconvolgente», al mensile Max «in cui può ravvisarsi una vera e propria apologia del crack». In quella esternazione, che è costata a Morgan la partecipazione al festival di Sanremo, il cantante aveva detto: «La cocaina la uso quotidianamente ... prima di raggiungere il livello degli altri posso spararmi tutte le droghe che voglio. Posso bruciarmi il cervello a cuor leggero». Tutte frasi sottolineate in nero nel ricorso firmato dagli avvocati Raffaella Carugno Cuccia e Carlo Srubek Tomassy.
Ma questo è solo l’aspetto più spettacolare. Per Asia Argento Morgan è assolutamente inadeguato, anzi «inidoneo», su tutta la linea.
In sostanza, Morgan non vede mai, o quasi mai, la figlia, che da tre anni vive stabilmente con la madre. Non risponderebbe nemmeno alle telefonate e alle e-mail inviate dall’ex compagna per concordare «scuola, vacanze, sport». Nulla.
O poco più. Nel corso dell’anno scolastico 2007-2008, sempre secondo la madre, Morgan ha trascorso con la figlia solo due weekend in ottobre. Morgan, un padre assente, ha centellinato le visite alla piccola anche la scorsa estate. Dovevano trascorrere insieme le vacanze, in realtà lei «è stata praticamente sempre e solo con la nonna paterna». E a Natale, per completare un quadro sconfortante, padre e figlia «si sono incontrati per alcuni giorni e sempre per esclusiva iniziativa della mamma che ha accompagnata la bambina a Milano (anche in questa occasione provvedendo all’acquisto dei biglietti aerei)».
L’attrice non salva davvero nulla e affonda l’ex partner: Morgan stesso ha svelato di vivere con un giovane musicista che dorme nella stanza della bambina e anche questo aspetto dell’affettività di Morgan viene utilizzato dalla madre, implacabile, nel ricorso. Non solo, in casa le foto della bambina sono esposte fianco a fianco con il V canto della Divina Commedia, quello «dedicato ai viziosi e lussuriosi», stampato su pergamena. Altro che padre. Morgan, con i suoi comportamenti, «non può che rappresentare una elevatissima possibilità e pericolo di creare danni all’equilibrato sviluppo psicofisico della figlia». Insomma, è una mina vagante per la figlia, una minaccia alla sua educazione. E allora la madre, dopo aver rivendicato la «rinuncia a tutti gli impegni lavorativi all’estero» per stare vicino alla bambina, si decide al passo estremo: chiede «la decadenza» di Morgan dalla potestà genitoriale. Un provvedimento raro che colpisce il padre o la madre per colpe gravissime. Per esempio, quando violentano i figli.
Qualche settimana fa, con un precedente ricorso, la Argento aveva già ottenuto l’affidamento esclusivo della figlia e l’adeguamento dell’assegno versato dal padre per il suo mantenimento. Ma anche queste misure, evidentemente, non sono più ritenute sufficienti. E ora la mamma si assume la responsabilità di una guerra totale e si batte per far sparire il papà dalla vita della figlia. Anche se poi aggiunge: «Non si vuole certo sottrarre ala piccola il padre. Dovrà continuare a frequentarlo ma con delle garanzie». Asia Argento chiude la porta, ma lascia uno spiraglio aperto.
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