Asl denunciata da un padre disperato

La figlia soffre di una grave forma di atrofia muscolare

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«C’è bisogno di uno specialista che aiuti la nostra bambina e intervenga quando ce n’è bisogno». Ciro Turco, padre di Noemi, 4 anni, ha presentato la terza denuncia contro il direttore generale e quello sanitario della Asl Roma D sostenendo che la figlia, attaccata dalla nascita ad un respiratore automatico perché affetta dalla sindrome di Werdinng-Hoffmann, una grave forma di atrofia muscolare spinale che colpisce i centri nervosi, non riceve una adeguata assistenza. «Chiedo solo che Noemi - dice - alimentata da un sondino gastrico ed immobile a letto, venga controllata quando ce n’è bisogno dagli specialisti. La Asl ci ha fornito finora l’apparecchio per la respirazione e l’assistenza domiciliare infermieristica che però, dato le sue particolari condizioni, non è sufficiente». Due giorni fa alla bimba è stata diagnosticata una gastroenterite dalla pediatra, che ha prescritto le analisi del sangue. Il direttore sanitario della Asl ha assicurato che avrebbe mandato qualcuno a farle le analisi. «Non si è visto nessuno - racconta Turco -. La bambina, a digiuno da quasi un giorno, ha avuto una crisi e a quel punto è stata ricoverata al Gemelli. I medici l’hanno trovata disidratata e le hanno dato la camomilla. Questo sapevamo farlo anche noi».

«Ribadiamo il nostro impegno - è la replica della Asl - ma abbiamo già messo a disposizione assistenza medica e infermieristica, macchinari e tutto il possibile per gestire una situazione molto particolare e per andare incontro alle richieste del signor Turco».

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