Eleonora Barbieri
da Milano
Erano stati aggrediti venerdì scorso nella loro villa di Aicurzio, in Brianza: Cesarino, agricoltore ed ex sindaco del paese, la moglie e il figlio 24enne erano stati brutalmente «interrogati» dai banditi che volevano a tutti costi scoprire il nascondiglio di una cassaforte che, in realtà, non esisteva. Ora però il loro incubo potrebbe essere finito. Ieri infatti i carabinieri di Monza hanno fermato cinque dei presunti rapinatori, tutti stranieri, probabilmente romeni. Il primo, un rom, è stato bloccato allalba di ieri mattina dal pool coordinato dal Procuratore della Repubblica di Monza Antonio Pizzi e dal pm Donata Costa. Grazie a una serie di controlli nel campo di via Idro, al confine fra Milano e Cologno Monzese, i militari hanno poi fermato e interrogato altri quattro nomadi, sospettati di aver preso parte alla rapina di Aicurzio e a un altro episodio avvenuto a Calco, nel Lecchese. Qui il parroco, don Marino Rossi, è stato picchiato a colpi di spranga da tre stranieri, mentre stava rientrando in canonica. I banditi volevano i soldi delle offerte. Il sacerdote è stato persino legato dai rapinatori ma, quando è riuscito a liberarsi e a dare lallarme, è stato preso a pugni dai malviventi, che gli hanno rotto il setto nasale. Il religioso è stato ricoverato allospedale di Merate, con venti giorni di prognosi. I carabinieri erano già da giorni sulle tracce dei rapinatori e proprio la testimonianza di don Marino ha dato limpulso decisivo alle indagini.
Pochi chilometri più a sud, in provincia di Pavia, i carabinieri della Compagnia di Vigevano sono invece impegnati a scovare i tre banditi che, laltra sera, hanno assalito una villa a Gambolò, sequestrando marito, moglie e due bambini per oltre unora. Luomo, titolare di una concessionaria dauto ad Abbiategrasso, era da poco rientrato dal lavoro: lui, la moglie e i due figli, un ragazzino di 11 anni e una bimba di 7, erano a tavola per la cena, quando i tre rapinatori sono entrati in casa, forzando la porta dingresso.
Coperti da passamontagna e armati di pistola, accetta e cacciavite, hanno obbligato i quattro a mettere la testa sul tavolo. Poi, luomo è stato trascinato da due banditi in camera da letto, mentre moglie e figli rimanevano sotto la minaccia dellaccetta. Calci, pugni e schiaffi: il commerciante si è rifiutato, inizialmente, di dire dove si trovasse la cassaforte. Ma i malviventi non si sono accontentati dei 2.500 euro in contanti che aveva già consegnato. Hanno insistito, finché luomo ha ceduto, rivelando il nascondiglio. Non soddisfatti, i tre si sono impossessati di tutti gli oggetti doro: un bottino totale di circa diecimila euro, lievitato con il furto dellauto della famiglia, un fuoristrada da cinquantamila euro. Poi i tre, probabilmente slavi, hanno chiuso le loro vittime in bagno, lasciandole con una minaccia: «Se chiamate i carabinieri, torneremo». Luomo, sconvolto, non ha avuto il coraggio di denunciare la rapina fino a ieri mattina: solo allora si è rivolto ai carabinieri.
La sequenza ininterrotta di aggressioni - solo nei primi sei mesi del 2005, in tutta Italia, le rapine sono state 166, la maggioranza proprio nelle regioni del Nord - ha spinto il ministro delle Riforme Calderoli a parlare di «una situazione altamente pericolosa e assolutamente inaccettabile», che va risolta «con le cattive».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.