Londra - Strano personaggio Julian Assange. L'uomo che ha messo in ginocchio le diplomazie del mondo intero, pubblicando su internet migliaia di comunicazioni top secret, ora scivola su una clamorosa buccia di banana. Ma cos'ha combinato il fondatore di Wikileaks? Se l'è presa con la casa editrice britannica, la Canongate Books, per aver pubblicato, senza il permesso, la bozza della sua autobiografia. Il libro sarà disponibile nelle librerie e su internet e la Canongate lo definisce, sulla copertina, "autobiografia non autorizzata". Di fatto è una biografia... ma c'è un particolare da non trascurare. Il testo lo ha scritto (o almeno iniziato a scrivere) il diretto interessato.
In una nota Assange accusa l'editore di aver infranto gli obblighi contrattuali pubblicando la bozza senza il suo consenso e senza sottoporla al suo controllo. Canongate avrebbe "tratto profitto da una bozza incompleta ed erronea". L'uomo che delle regole e dei protocolli si è sempre fatto un baffo ora pretende che, nei suoi confronti, si usi il bon-ton. "Gli eventi che circondano questa pubblicazione non autorizzata non hanno a che fare con la libertà d'informazione - tuona Assange - ma con i classici opportunismo e ambiguità nel fregare la gente per fare soldi".
Le cose, però, stanno un po' diversamente da come le dipinge il "guru" della massima libertà sulla Rete. La casa editrice l'anno scorso gli ha dato un anticipo sui diritti (800mila sterline, pari a 916mila euro) e lui ha iniziato a lavorarci insieme a un ghostwriter. Poi, però, si è stancato. O forse ha pensato di poter trovare un altro editore e ricavare più soldi. Così Assange ha interrotto la collaborazione con l'autore e ha provato a rescindere il contratto. Pensava di averla fatta franca per l'ennesima volta. Perché lui, in fondo, è convinto di avere ragione sempre e comunque. Sono gli altri i brutti, gli sporchi e i cattivi. Secondo l'editore Assange si è ben guardato dal restituire l'anticipo.
E così Canongate ha mandato in stampa la prima bozza del libro, che il fondatore di Wikileaks aveva consegnato a marzo. L'australiano si è arrabbiato... non è stata rispettata la sua privacy! Ma se, alla fine, fosse l'ennesima trovata pubblicitaria?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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