Un assessore alle imprese e forti tagli alla burocrazia

Per Genova ci vuole un Comune più «artigiano»: lo chiedono ai candidati sindaci gli esponenti del settore che fanno parte di Confartigianato, con tanto di documento formale dal titolo significativo: «Le proposte per rilanciare lo sviluppo». In questo senso, un’amministrazione comunale più «artigiana» non significa privilegi a senso unico, quanto maggiore snellezza delle procedure burocratiche e sensibilità nei confronti delle imprese, anche con un assessore «dedicato». Esigenze che sono certamente avvertite dagli artigiani, ma sarebbe bene fossero garantite a tutti i comparti economici per assecondare la ripresa. «Il lavoro è il dramma di Genova in questo momento - sostiene il presidente di Confartigianato Genova, Felice Negri -. Al sindaco e ai consiglieri comunali chiediamo massima attenzione al problema. Serve un assessorato che si occupi delle imprese, perché è l’impresa l’unico modo per creare lavoro, ma bisogna anche diminuire i tempi della burocrazia che rappresenta il dramma autentico di chi fa impresa. La burocrazia uccide e ostacola le imprese». Il documento presentato ieri è stato realizzato con il supporto scientifico della società di consulenza «Refe» e dell’Università di Genova, Master in Innovazione nella Pubblica amministrazione. «Il progetto - spiega a questo proposito Margherita Pennati, di Refe - si è sviluppato partendo dall’ascolto delle imprese associate e dall’individuazione dei problemi, alla luce dei dati economici e congiunturali rilevati che riguardano il territorio genovese». Fra l’altro, sono state intervistate 1.500 piccole imprese liguri sotto i 20 dipendenti: il 4,3 per cento delle imprese dichiara di essere già fuori dalla crisi, poco più del 22 ritiene che entro la fine del 2012 si aprirà una nuova fase di crescita, mentre il 73,6 per cento crede che il tunnel della crisi continuerà anche oltre. «Il nostro documento - sottolinea Luca Costi, segretario di Confartigianato Liguria - si articola in tre parti. La prima presenta l’associazione a Genova, la seconda una fotografia socio-economica, e la terza le priorità del settore in aree tematiche: sviluppo economico, territorio, trasporti e ambiente, vivibilità della città, marketing territoriale e turismo, benessere sociale».

Conclude ancora Negri: «L’auspicio è che il documento diventi uno stimolo per i futuri amministratori a mantenere costante l’attenzione sulle problematiche delle micro e piccole imprese. Che sono fondamentali per l’economia locale e nazionale».

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