Assolto Sulla laurea di Tonino Silvio vince la causa

Il premier Silvio Berlusconi non ha diffamato il leader di Idv Antonio Di Pietro, quando, nel corso di un comizio a Viterbo, il 26 marzo del 2008, ha detto «Di Pietro si è laureato grazie ai Servizi, perché non è possibile che l’abbia presa uno che parla così l’italiano...». Lo ha stabilito il giudice di pace di Viterbo, che ha assolto il presidente del Consiglio stabilendo il non luogo a procedere. Alla base della sentenza, l’articolo 68 della Costituzione, che esclude la punibilità dei parlamentari nell’esercizio delle loro funzioni. E parlamentare appunto era Berlusconi all’epoca dei fatti, la campagna elettorale del 2008.

Nel dispositivo il magistrato evidenzia che le frasi su Di Pietro, pur «nella loro obiettiva offensività esprimono tuttavia un connotato di critica, pur oltremodo aspra, indirizzata contro l’avversario politico allo scopo di sminuirne l’affidabilità al cospetto degli elettori e di distrarre i cittadini dall’orientare verso di lui il proprio consenso». Pertanto, per il giudice «può ritenersi espressione dell’esercizio della funzione parlamentare».

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