Economia

Ata, Swissport e Acciona vogliono Sea

Entro il 2 settembre Mediobanca dovrà presentare la sua perizia sul valore della partecipazione

Paolo Stefanato

da Milano

Francesco Bellavista Caltagirone, presidente e maggiore azionista dell’Acqua pia antica marcia e - attraverso questa - dell’Ata (servizi aeroportuali), potrebbe essere interessato a rilevare il 33% della Sea, la società che gestisce gli scali aeroportuali di Linate e Malpensa, messa in vendita dal Comune di Milano, oggi azionista all’86%. La notizia è trapelata da fonti sindacali e finanziarie. Secondo le indiscrezioni, oltre al gruppo romano, sarebbero interessati anche la svizzera Swissport, che gestisce l'handling negli scali svizzeri, e il colosso spagnolo di costruzioni e servizi Acciona.
La giunta comunale di Milano ha deciso nell’aprile scorso di cedere, con le modalità dell’asta, il 33% della società aeroportuale (619 milioni di ricavi nel 2004, 41 di utile netto). La decisione è stata preceduta e seguita da molte polemiche, anche all’interno della maggioranza, legate all’opportunità della cessione, e al metodo di vendita, collocamento privato e non in Borsa. Il Comune intende incassare dalla cessione non meno di 600 milioni di euro; nelle scorse settimana Palazzo Marino ha incaricato Mediobanca di effettuare una perizia, che dovrà essere consegnata entro il 2 settembre. Secondo indiscrezioni, la valutazione della quota sarà più bassa, anche perché ai soci di minoranza saranno riservati solo 3 degli 11 posti nel cda della società. Tuttavia il Comune non offrirà la quota per meno dei 600 milioni indicati; si adeguerà alla stima di Mediobanca solo se questa sarà superiore.
Caltagirone potrebbe essere interessato a rilevare la quota, o parte di essa, in virtù soprattutto della propria esperienza nel settore aeroportuale, con la controllata Ata (Ali trasporti aerei). Quest’ultima dal 1962 è proprietaria e gestisce l’aeroporto privato di Milano Linate, e dal 2001, all’indomani della liberalizzazione del settore, è operativa in vari scali italiani nell’attività di handling: oltre a Malpensa e Linate (dove è il primo concorrente della Sea in questo tipo di servizi), Bologna, Catania, Venezia.
Di rilievo l’interesse - se sarà confermato - della spagnola Acciona. Si tratta di un gruppo nato nel 1997 dalla fusione di quattro società, e che nel 2004 ha registrato ricavi per oltre 4 miliardi di euro. È attivo nei settori delle costruzioni, della concessione di infrastrutture, nell’energia, nei servizi logistici e aeroportuali, nei servizi urbani: una fisionomia variegata ma con molte aree di sinergia, che ha nella mobilità uno dei suoi temi principali. Gestisce l’handling in sette aeroporti spagnoli, un’esperienza che le ha permesso di esportare questa attività anche in Germania.

Non stupisce, dunque, in funzione di un’espansione internazionale, che la prossima tappa possa essere l’Italia, dove l’ingresso nella Sea - per dimensioni, redditività e prospettive - rappresenta sicuramente un’occasione di assoluto rilievo.

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