Francesco Bardaro Grella
Si accendono le luci sul palco della maturità. Saranno 482 in tutta Italia e oltre 25mila solo a Roma, gli studenti che domani affronteranno la prima prova. Rivolta «ad accertare la padronanza della lingua nella quale si svolge linsegnamento» la prova prevede il classico tema su argomenti generali oppure «lanalisi e il commento di un testo letterario».
Già da una settimana è scattata la ricerca frenetica per sapere in anticipo quali saranno le tracce della prima prova. O almeno per trovare qualche indiscrezione o qualche previsione. Lo tsunami, la morte di Giovanni Paolo II o Italo Svevo sono le ipotesi più gettonate, anzi più cliccate.
Infatti da tempo la rete ha sostituito i vecchi Bignami. Siti ad hoc, come «guidamaturità.it» o «studenti.com», sono letteralmente bombardati da centinaia di accessi al giorno per ripassare, trovare dispense e riassuntini o per scambiarsi qualche parere in chat. Promessi sposi, Dante e Boccaccio sembrano essere le parole più cliccate ma, oltre a colmare i dubbi dellultimo momento, i siti offrono anche consulenza psicologica per lo stress da pre-esame. Sul sito «studenti.com», per esempio, è disponibile una psicologa online per dispensare consigli e parole di conforto. Il web è pieno anche di leggende metropolitane e vecchi trucchi per riuscire a scopiazzare qualcosa. Come per esempio la vecchia storia secondo cui basterebbe conoscere qualcuno in Australia per sapere in anticipo i temi della prima prova. Grazie al fuso orario infatti, si potrebbe guadagnare qualche ora contando su chi, italiano allestero, ha sostenuto lesame dallaltra parte del mondo. Ma in molti diffidano del trucco. Non vanno mai in pensione, invece, i soliti bigliettini. Sempre su internet, questa volta tra le pagine di «skuola.com», cè un intero dossier con i segreti per copiare senza essere scoperti: fotocopie miniaturizzate, bigliettini nascosti davvero ovunque e strategie matematiche per incrociarsi i compiti nelle file alternate dei banchi.
Anche se i trucchi per copiare sono sempre allordine del giorno non sembra che lo siano per eccessiva ansia o stress da studio. Secondo unindagine svolta tra gli utenti del sito «studenti.com», solo l11 per cento dei maturandi dichiara di studiare quattro ore al giorno. La maggior parte, il 54 per cento, dichiara tranquillamente che le ore di studio per lesame non superano le tre al giorno. Il 25 per cento, poi, studia meno di unora al giorno. Se allora la preparazione pre-esame non sembra occupare tante ore degli studenti italiani, la scaramanzia, magari per qualche scrupolo di coscienza, è sempre di gran moda. A Pisa, per esempio, cè chi tocca prima la lucertola della porta della cattedrale di piazza dei Miracoli. A proposito di miracoli, vengono tirati in ballo anche i santi per avere qualche aiutinio in più. Il più gettonato è San Giuseppe da Copertino, protettore degli studenti somari.
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