Michela Giachetta
«Iacp dove sei?», si legge su un muro di unabitazione nella zona Laurentino 38. Lo Iacp, listituto autonomo delle case popolari, non cè più. È stato sostituito nel novembre 2003 dallAter, lazienda territoriale per ledilizia residenziale. Ma sicuramente la scritta si riferiva e si riferisce alla presenza di quella che ora è unazienda nellamministrazione e nella gestione delle case popolari. LAter ha risposto in questi quasi due anni di lavoro portando dei risultati. Risoluzione del contenzioso con il Comune sullIci, copertura di parte del debito di 193 milioni di euro con la Banca di Roma, avvio di iniziative edilizie in aree svantaggiate della Capitale e lacquisto di 4.575 alloggi. Sono alcuni dei risultati conseguiti dallAter, il cui presidente Marco Di Cosimo ieri ha rassegnato le dimissioni. LAter, infatti, era stata fortemente voluta dallex presidente della Regione, Francesco Storace. «Ora, con un cambio al vertice, non mi è proprio possibile rimanere al comando dellazienda». Spiega così Di Cosimo la sua scelta. Sottolinea però che si sente orgoglioso dellattività svolta e ne traccia un bilancio. «Il lavoro del consiglio di amministrazione dellAter - illustra Di Cosimo - è consistito nelladozione di una strategia di risanamento del disavanzo finanziario proveniente dalle precedenti gestioni». «Nel 2003 lazienda versava in una grave situazione economica, peggiorata dal fatto che al suo interno vi erano dirigenti di fatto senza incarico - aggiunge il presidente -. In poco più di un anno e mezzo di lavoro, lAter è riuscita a superare criticità rimaste fino ad allora senza soluzione dando avvio al primo vero piano di risanamento dopo più di dieci anni».
Il contenzioso con il Comune sullIci riguardava anche la questione delle aree acquisite dal Campidoglio, che aveva portato al pignoramento dei canoni di locazione da parte del Comune. Con la stipula di unintesa è stato stabilito un reciproco riconoscimento dei crediti derivanti dallIci e dal valore delle aree. LAter dovrà versare al Comune 130 milioni di euro e, grazie a ciò, potrà essere ridefinito il bilancio con un miglioramento immediato di 200 milioni di euro di minor disavanzo. Importanti anche gli interventi edilizi. Infatti, mentre negli anni 2001 e 2002 la Regione non ha concesso allAter alcun finanziamento, nel 2004 la somma messa a disposizione dalla Regione è stata di 106 milioni di euro. Su questa base è stato predisposto un programma di intervento nei quartieri di Primavalle, Torre Vecchia, Tiburtino nord Pietralata, San Saba, Corviale, Tor Bella Monaca, Laurentino 38. A Corviale, in particolare, è stato approvato un progetto che prevede di dividere il famigerato palazzone in 15 comparti separati.
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