Case popolari, piovono pietre sullassessore regionale Mario Di Carlo e sul presidente dellAter Luca Petrucci da Federcasa, associazione che a Roma rappresenta 4mila famiglie di inquilini. Terza puntata dellinchiesta su Ater e case popolari: investimenti pubblici.
«Alla Regione Lazio la politica della casa è diventata una barzelletta», tuona il segretario di Roma e del Lazio di Federcasa Gianlugi Pascoletti: «Lo sperpero di soldi uno sport». Sotto accusa lo stanziamento di un fondo rotativo di 160 milioni di euro, spalmato in tre anni (2008-2010), per consentire lacquisto da parte delle Ater del Lazio (sei, tra cui Roma) degli alloggi in vendita degli enti previdenziali pubblici, nel caso in cui gli inquilini non abbiano potuto esercitare il diritto di prelazione. Il provvedimento, allart 51 dellassestamento di bilancio del 4 agosto 2008, è stato ribattezzato dagli addetti ai lavori «emendamento Colli Portuensi». Loperazione, almeno a Roma, lascerà le cose come prima. Uniche beneficiarie, 35 famiglie al Portuense.
«Questo eccezionale risultato è frutto dellaccordo tra Di Carlo e i movimenti di lotta per la casa», accusa Pascoletti - raggiunto un mese fa in Prefettura, quando Di Carlo aveva assicurato che lAter di Roma «avrebbe acquistato gli immobili di via dei Colli Portuensi n. 187, di proprietà dellex Fondo Pensioni della Cassa di Risparmio di Trieste, ora Unicredit, per poi girarli in affitto agli stessi inquilini». Trentacinque famiglie, sostenute dal sindacato di estrema sinistra Asia-Rdb, a favore delle quali si erano impegnati in campagna elettorale pure il presidente del XVI municipio Bellini, Ds-Pd, e lex delegato di Veltroni allemergenza abitativa Galloro. Ora Di Carlo, dopo lemendamento «Colli Portuensi», ha dato mandato allAter di acquistare gli alloggi che la proprietà, ossia Unicredit, ha valutato in 11 milioni di euro. Gli attuali inquilini di fatto diventeranno assegnatari Ater.
Un intervento non condiviso da Federcasa. Che ritiene lo stanziamento di tale Fondo «inutile e strumentale, nonché un sperpero di risorse pubbliche che, invece, andrebbero indirizzate alla costruzione, al recupero e alla manutenzione degli stabili». Unoperazione di puro maquillage politico, insomma. «Come fa unistituzione a intervenire solo su una situazione, quando Roma è piena di casi del genere?», contesta Pascoletti: «Di Carlo ha sbandierato ai quattro venti: abbiamo stanziato i soldi per acquistare le case degli enti. È una presa in giro. Solo la dismissione dellEnasarco, che parte a giorni, lascerà invenduti migliaia di alloggi. Ma in pratica i soldi sono già finiti». Almeno su Roma città e per questanno.
Altra accusa di Federcasa: «Le Ater in Italia gestiscono alloggi Erp, non hanno mai acquistato case per girarle agli inquilini. A Roma lAter non ha i soldi per gli ascensori né per la manutenzione. Però la Regione li fa diventare agenti immobiliari».
Lultima stoccata è ancora per Di Carlo: «Vorremmo rammentare allassessore che solo a Roma vi sono 2.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.