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Atm, il «2» cambia capolinea e la «19» si ferma a Cairoli

La rivoluzione partirà a maggio. Cinque delle linee Atm più utilizzate (la 2, 3, 19, 27 e 33) cambiano rotta in centro e le ripercussioni - come aumento della velocità e dei passaggi, garantiscono Atm e il Comune - si sentiranno in tutte le zone. Si parte dal «collo di bottiglia», il tratto che va da via Broletto, Cordusio, Orefici, Mazzini e Torino, dove oggi nelle ore di punta passa un tram al minuto e il risultato sono jumbo incolonnati ai semafori e gente in attesa che passi quello giusto. Nel nuovo piano di razionalizzazione delle corse, che ieri il presidente dell’azienda Elio Catania e il vicesindaco Riccardo De Corato hanno presentato a consigli di zona, presidente della Commissione Trasporti (dove il documento approderà a metà aprile prima di essere adottato dalla giunta) e all’Associazione utenti del trasporto pubblico, spariscono da piazza Cordusio due linee su sette, in via Orefici passerà solo la 3 mentre la 2 cambia percorso e il tratto di strada stretta di via Broletto si alleggerisce di una linea (restano la 2, la 12, la 14 e la 1). L’azienda previene la rivolta degli aficionados della storica linea 2, che cambia capolinea: la tratta Cordusio-Lunigiana diventa Cordusio-Bausan, ma la parte che scompare è surrogata da un potenziamento della 1 e della 33 che coprono la stessa tratta, e da aprile aumenteranno le corse della M3. La linea 33 nel nuovo percorso viaggia da Lambrate a Lunigiana, per «tornare indietro» dalla Centrale il ferro viene sostituito dalla gomma, i pendolari dovranno prendere il bus 81. La linea 3: il capolinea viene arretrato da Bausan a Cantù (dietro al Duomo), sullo stesso tratto i pendolari potranno usare la «nuova» 2. La 19 invece viene arretrata da Cantù a Cairoli, nella tratta mancante viene sostituita dal 27. Questo a sua volta viene spostato in centro da via Broletto su via Meravigli, a poca distanza quindi ma con un percorso più veloce su tutto il resto del viaggio visto che non si bloccherà nel collo di bottiglia. La ristrutturazione viene quantificata in un più dieci per cento della frequenza e dei posti offerti sull’intera linea e lo stesso beneficio lo sentiranno in particolare i pendolari del ramo Bausan (dove l’alternativa alla 3 viaggia su mezzi più piccoli e quindi più veloci), Gratosoglio e Cimitero Maggiore. La velocità commerciale aumenterà del 20% (e ridurrà di pari passo l’attesa alle paline). In centro sono assicurati anche meno rumore e meno vibrazioni. Sul nodo di piazza Cordusio passeranno infatti 180 carrelli all’ora in meno.
«Riduciamo la lunghezza delle linee di forza a favore della regolarità - spiega De Corato - in questo modo infatti intensifichiamo del 10 per cento la frequenza e i posti offerti, del 20 la puntualità in fermata, del 15 la velocità commerciale sulle tratte coinvolte».

In qualche caso i pendolari dovranno rassegnarsi a scendere e cambiare mezzo o a prendere il metrò. Ma «non ci sarà nessuna riduzione del servizio - assicura Elio Catania - ma un potenziamento e un rinnovo della rete, necessario per servire meglio la città».

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