(...) i prezzi dello scorso anno o di aumentare le tariffe poco più del 2 per cento. Addirittura c'è chi ha scelto come i «Bagni Italia» in Corso Italia di diminuire il costo dei pacchetti di entrata. La scorsa estate infatti per 10 ingressi si pagava 70 euro, quest'anno invece per le stesse entrate la tariffa è di 60 euro.
A Voltri i bagni «Sirenella» sono riusciti ad affittare tutte le 76 cabine disponibili con nessuna variazione di costo rispetto all'anno precedente ma lamentano una netta diminuzione della richiesta giornaliera e l'assenza dei clienti provenienti dal basso Piemonte. Sempre a Voltri il titolare dell'«Utri Beach» si «affanna» per far quadrare i conti a ogni fine stagione. Lo stabilimento alle spalle della spiaggia libera attrezzata ha dovuto aumentare le attività di «ricreazione» con manifestazioni teatrali e di intrattenimento generale, per attirare nuovi clienti. Nel lungomare di Pegli i bagni «Mediterranée» cercano invece nuovi soci. Lo stabilimento tenuto insieme da una cooperativa di 230 soci è aperto anche al pubblico, ossia bagnanti prevalentemente della zona. Giugno non è stato dei migliori ma luglio sembra aver in parte compensato la brutta partenza estiva - sottolinea Gianluca Chiozza, presidente della cooperativa -, ora staremo a vedere cosa succede ad agosto».
La situazione non cambia in corso Italia dove i bagni resistono alle «intemperie» estive grazie alla gente del posto che anche quest'anno può affittare una cabina comune (fino a cinque persone) al prezzo di 200 euro pro capite a stagione, oltre al costo di ombrellone e lettino. I bagni San Nazaro, i bagni Roma, i bagni Estoril, i bagni Italia e il Nuovo Lido hanno mantenuto inalterati i prezzi e in alcuni casi gli aumenti sono stati in media inferiori al 10 per cento. Spogliatoio più lettino per tutto il giorno ai bagni Roma costa ad esempio 10 euro, uno in più rispetto allo scorso anno, mentre la quota cabina è aumentata di cinque euro. Al Nuovo Lido il tesserino da quindici ingressi per gli under 21 e gli over 65 (valevole tutti i giorni) costa 135 euro, cinque euro in più rispetto allo scorso anno.
A preoccupare i gestori della zona, oltre al problema della qualità delle acque, dellincubo alghe e della riduzione delle spiagge, è anche il problema del parcheggio. «Temiamo che prima o poi arrivino anche qui le strisce blu a pagamento - dichiara Luca Saccone, titolare dei bagni Italia -. Oggi in molti lasciano qui la macchina per poi prendere l'autobus per andare verso il centro; lavoriamo nel terrore che le strisce blu arrivino anche qui, con gravi danni per le nostre attività».
Complessivamente nella zona i clienti affezionati non mancano, chi scarseggia invece come nel resto della città sono i turisti e i bagnanti saltuari. Chi invece ha ritrovato una piccola fetta di turisti è il piccolo stabilimento «White Estate» seminascosto nelle cornice di Boccadasse. A Sturla invece i bagni Blunt e i bagni Sturla pur avendo prezzi molto più contenuti sono costretti a fare i conti con il depuratore e un'acqua maleodorante. Poco più avanti negli stabilimenti di Quarto e Quinto come i bagni «Cinque Maggio» e i «Sette Nasi» pur offrendo molti servizi interni, e con una clientela anche qui a carattere familiare, hanno il loro bel da fare, tra la sporcizia lasciata dalle barche di passaggio, soprattutto nel fine settimana e la mancanza di barriere in caso di mareggiate.
Il mancato tutto esaurito si registra anche nei bagni «Medusa», la «Scogliera» e lo «Swing» lungo la passeggiata di Nervi, dove l'assenza dei parcheggi (quello delle ferrovie ha dei costi eccessivi) e i ritardi dei treni impediscono anche ai più giovani di godere di un paesaggio sicuramente insolito in città.
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