Quando il semaforo è diventato verde il camionista ha regolarmente dato gas ed è partito, ha iniziato lattraversamento di piazza Fusina per poi imboccare via Lomellina. A quel punto ha visto un gran trambusto, i passanti che gli facevano gesti disperati e si è fermato. E solo allora si è accorto di aver travolto sulle strisce una signora di 65 anni, mentre rientrava a casa.
È morta così sul colpo Giuseppina M., nata 65 anni fa in provincia di Vicenza, ma da tempo residente a Milano, giusto a due passi dal luogo dellinvestimento. Tanto che pochi istanti dopo in zona è arrivato il figlio trentenne, avvertito da alcuni conoscenti della disgrazia accaduta alla madre. La signora si stava muovendo dal centro in direzione periferia e si apprestava ad attraversare via Aselli, per far rientro a casa. Alcuni testimoni avrebbero poi riferito ai vigili urbani che quando la vittima è scesa sulle strisce pedonali la luce non segnava ancora rosso. Due testimoni sono però pronti a giurare che lautocarro, un Man adibito al trasporto di materiale da cava, era altrettanto debitamente fermo al semaforo rosso e che lautista, Leonzio C., 31 anni, nato e residente a Salerno, è partito solo quando è scatto il verde. Con ogni probabilità la donna camminava particolarmente piano e proprio sotto il muso dellautomezzo. Così il camionista, dallalto della cabina non deve averla vista iniziare lattraversamento.
Limpatto come detto è stato immediato. Giuseppina M. è finita sotto le ruote, uccisa sul colpo: il personale del 118 ha infatti solo potuto constatarne il decesso. Immediatamente avvertito, è arrivato anche il figlio della vittima. Leonzio C. invece non si era accorto di nulla e solo lo sbracciarsi dei presenti lhanno indotto a fermarsi. Lautista ha prontamente bloccato il pesante automezzo e ha atteso larrivo dei vigili urbani.
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