
Il fenomeno del "needle spiking" è tornato e fa ancora paura. L'ultimo allarme è stato lanciato in Francia, dove 145 persone hanno denunciato di essere state vittime di questa tremenda azione criminale. Le zone più colpite sono braccia, glutei e schiena, le parti più esposte e facili da pungere in modo estemporaneo. La pratica consiste nell'iniettare a una persona, senza il suo consenso o consapevolezza, una sostanza stupefacente o sedativa tramite un ago, spesso in contesti affollati come locali notturni, concerti o feste. In Francia gli episodi sono stati registrati durante la Festa della Musica, che ogni anno celebra l'inizio dell'estate. Gli arresti sono stati attualmente 12 ma le indagini sono appena iniziate e hanno come scopo, oltre all'individuazione di quanti possono essersi resi protagonisti della condotta criminale, anche la determinazione del contenuto delle siringhe. I sintomi più frequenti sono nausea, sonnolenza, perdita di conoscenza e forte dolore nella zona punta.
Alcune delle vittime sono state sottoposte a test tossicologici per capire quali sostanze siano state loro iniettate ma non è detto che per tutti siano state usate le stesse. Una delle ipotesi maggiormente perseguite dagli investigatori è che tra le sostanze iniettate possa esserci stata anche la droga dello stupro. Tuttavia, questo tipo di droghe non è univoco e potrebbero essere state impiegate anche sostanze psicotrope con l'obiettivo di tramortire le vittime per bypassare la loro volontà e compiere violenze sessuali, come poi è effettivamente successo. Riducendo la capacità di reazione e la lucidità della vittima, il carnefice ha la massima libertà di azione per farne ciò che vuole. Ed è indicativo anche che la maggior parte delle vittime che hanno denunciato siano di sesso femminile. C'è poi un altro elemento che è all'attenzione degli inquirenti e riguarda un appello che, come riferisce Le Monde, pare abbia girato nei giorni precedenti alla Festa della Musica, dove si "chiamava all'azione" invitando a "pungere" durante l'evento.
Di questi contenuti, se mai fossero realmente esistiti, non si trova più traccia. Nel caso fossero stati eliminati, gli investigatori riusciranno comunque a trovare qualche elemento. "Ho sentito una forte fitta al braccio e ho capito di essere stata punta con una siringa. Mia sorella maggiore e i miei amici mi hanno portata subito in ospedale, ma ci sono volute ore prima di poter fare gli esami.
Fortunatamente mi hanno dato il via libera, ma mi sentivo ancora molto male e spaventata", ha raccontato una vittima a The Sun, quotidiano inglese. Stando alle indagini, pare che la maggior parte delle vittime siano minori.