
Migliaia di pagine di chat tra amministratori pubblici, costruttori e progettisti della Commissione Paesaggio. La procura di Milano ha messo sul tavolo alcuni assi per difendere l'impianto accusatorio dell'inchiesta urbanistica e nello stesso tempo evitare la liberazione degli arrestati da parte del tribunale del Riesame. Convinta, così, di "cautelare" più che altro l'indagine da un inquinamento probatorio. Nella cinquantina di pagine della memoria depositata dalla procura, una sorta di riassunto delle nuove prove, i pm hanno messo in luce alcune conversazioni che a loro dire proverebbero il "sistema", attivo da anni, dove i costruttori - è la tesi accusatoria - dettano la linea politica sull'urbanistica agli amministratori pubblici che dovrebbero tutelare il bene pubblico. E per farlo, sempre secondo l'accusa, utilizzano la commissione Paesaggio, diventata nel tempo una tutela solo "di facciata": i suoi membri infatti sono stati pagati profumatamente in consulenze (è pacifico) in cambio di pareri favorevoli ai progetti (é la tesi dei magistrati). Intanto, come anticipato dal Corriere della Sera, il tribunale del Riesame ha annullato i primi due arresti decisi dal gip Mattia Fiorentini. Sono stati liberati Andrea Bezziccheri di Bluestone, finito in carcere, e il progettista Alessandro Scandurra, architetto e componente della commissione per il Paesaggio. Andrea Soliani, l'avvocato del costruttore che ha realizzato le Park Towers di Crescenzago, con il collega Francesco De Luca, ha sottolineato che "da ottobre 2022 Andrea Bezziccheri porta nelle aule di giustizia elementi per dimostrare che non ha commesso alcun reato. Continuerà a farlo, nella speranza che emerga definitivamente la circostanza per cui, da buon imprenditore, ha sempre rispettato le regole".
Nella memoria da poco depositata, i pm valorizzano una chat del marzo 2024 tra Tancredi e Catella. L'osservazione dei pm è che "Tancredi è consapevole del fatto che, grazie alla sua azione, gli interessi di Coima vengono massimizzati, tant'è che ironizza su una sua riconferma) come assessore alla Rigenerazione Urbana da parte di Catella in persona, come se quest'ultimo fosse il Sindaco di Milano". La conversazione ha un tono ironico, quando Tancredi scrive in chat a Catella: "Ma mi confermi come assessore?". Catella risponde "voi siete i best ever. Io se volete vi faccio da segretario". Christian Malangone, direttore generale del Comune di Milano (non indagato), storico collaboratore del sindaco Giuseppe Sala che lo ha voluto a Palazzo Marino dopo il suo lavoro di direttore generale di Expo, in chat risponde: "Me lo tatuo sulla schiena".
Altra chat del 21 maggio 2024, sempre sul gruppo dei tre. Tancredi scrive: " ...e, come al solito, caro Manfredi, dovremo ingegnarci con le nostre idee ed energie". Catella risponde: "come sempre, caro Giancarlo". Anche qui le osservazioni dei pm: "Poiché oggetto della chat, nei giorni immediatamente precedenti, sono questioni urbanistico/edilizie proprie del Comune di Milano - e collegate a situazioni per le quali Coima nutre un interesse proprio, privato - che non si riescono a risolvere mediante intervento del legislatore statale o regionale, Tancredi evoca la necessità di risolvere tali questioni a livello comunale, ingegnandosi con le proprie energie ed idee. La risposta di Catella dimostra che i contatti con Tancredi e Malangone per le questioni di cui si discorre sono radicati da molto tempo, evocando una vera e propria continuità, già da molto tempo radicata, dell'asservimento delle funzioni pubbliche svolte da Malangone e Tancredi agli interessi di Coima".
I pm - la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, con i pm Mauro Clerici, Paolo Filippini e Marina Petruzzella - vogliono con le chat dimostrare l'esistenza di un "sistema", che riguarda in primis la politica. A loro dire il sistema è dimostrato dalla frequenza dei contatti tra gli indagati e sostengono che non corrisponde al vero che i "favoritismi" e i "trattamenti privilegiati" siano cessati negli uffici del Comune. Neanche è plausibile che ora in comune vi sia "in quella amministrazione un sistema trasparente e uguale per tutti".
L'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, che difende Tancredi, ha ottenuto un rinvio per leggere i nuovi atti che sono stati depositati stamattina dalla procura di Milano. Lo stesso ha fatto il presidente della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, con il suo difensore, l'avvocato Eugenio Bono. "Vogliamo prima leggere i nuovi atti", hanno spiegato ai giornalisti stamattina. Il numero uno di Coima Manfredi Catella sarà in udienza il 20 agosto.
Oltre a difendersi nel merito delle accuse, tutti gli indagati sostengono che non sussistano le esigenze cautelari, in particolare non vi sia più il pericolo di reiterazione del reato, in quanto entrambi si sono dimessi dalle loro cariche.