
È stata subito rinviata a giovedì l' udienza davanti al tribunale del Riesame per l'ex assessore Giancarlo Tancredi. Il suo difensore, l'avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, ha ottenuto un rinvio per leggere i nuovi atti che sono stati depositati stamattina dalla procura di Milano. Lo stesso ha fatto il presidente della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni, con il suo difensore, l'avvocato Eugenio Bono. Il numero uno di Coima Manfredi Catella sarà in udienza il 20 agosto. Al tribunale della Liberta chiedono di essere liberati (sono entrambi ai domiciliari). Oltre a difendersi nel merito delle accuse, sostengono che non sussistano le esigenze cautelari, in particolare non vi sia più il pericolo di reiterazione del reato, in quanto entrambi si sono dimessi dalle loro cariche.
I pm - la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, con i pm Mauro Clerici, Paolo Filippini e Marina Petruzzella - hanno depositato nuove chat che proverebbero, questa è la tesi accusatoria, il "sistema" che coinvolge costruttori, architetti e amministratori pubblici sui progetti della città. Chat destinate a essere scomode per il primo cittadino. Gli scambi di messaggi whatsapp verranno depositati stamane ai giudici del tribunale del Riesame riuniti in composizione feriale per valutare le esigenze cautelari.
Tutte le forze del nucleo Pef utilizzabili sull'inchiesta sono state impiegate per iniziare a spulciare le chat, grazie anche all'uso di parole chiave: i nomi degli indagati, le denominazioni dei cantieri, i grandi progetti ("Pirellino" e "Torre Botanica").
Anche se per studiarle tutte, sostiene chi indaga, ci vorranno almeno sei mesi. La necessità più stringente resta però, per la procura, che il Riesame confermi l'impianto accusatorio. E cioè l'esistenza di un "sistema", che riguarda in primis la politica.