
Un’intensa mattinata all’insegna dell’emozione e dell’impegno civile ha visto protagonisti Amadeus e Giovanna Civitillo, tornati per il terzo anno consecutivo presso Humanitas Research Hospital, a sostegno del Progetto AYA - Adolescents & Young Adults della Fondazione Humanitas per la Ricerca. La coppia ha visitato la struttura, incontrando pazienti, medici e ricercatori, e rinnovando il proprio impegno a favore della ricerca scientifica e del supporto psico-sociale rivolto a giovani pazienti onco-ematologici. Il loro appello, anche quest’anno, invita a sostenere il progetto con donazioni e la destinazione del 5x1000.
La storia di Giulia: un cuore nuovo e una nuova voce
Tra i momenti più toccanti della visita, l’incontro con Giulia, 25 anni, attrice teatrale che nel 2022 ha scoperto per caso di avere un raro tumore cardiaco. Dopo un primo intervento per un sospetto tumore benigno, l’esame istologico ha evidenziato un sarcoma maligno. A distanza di pochi mesi, la malattia è tornata, e Giulia è stata sottoposta a un intervento altamente complesso: un auto-trapianto di cuore, realizzato dal team di cardiochirurgia guidato dalla dott.ssa Lucia Torracca.
Grazie alla collaborazione con gli ingegneri del 3D Innovation Lab e al Simulation Center di Humanitas University, è stato possibile creare un plastico 3D del suo cuore, permettendo ai chirurghi di esercitarsi sul modello prima dell’intervento. Oggi Giulia è tornata in scena con uno spettacolo dal titolo emblematico: “Heart Race”, una corsa del cuore che racconta rinascita, dolore trasformato in forza, e il potere salvifico dell’arte.
Il Progetto AYA: una cura su misura per i giovani
Il Progetto AYA, attivo dal 2018 presso il Cancer Center di Humanitas, è una delle prime realtà italiane dedicate a pazienti tra i 16 e i 39 anni affetti da tumori come linfomi, sarcomi, tumori della mammella, del colon e della tiroide. Un’età di mezzo tra la pediatria e l’oncologia dell’adulto, che richiede risposte specifiche e personalizzate, non solo dal punto di vista clinico, ma anche psicologico, educativo e sociale.
I giovani pazienti AYA possono contare su supporto clinico multidisciplinare, spazi accoglienti, accompagnamento psicologico e la possibilità di condividere la propria esperienza con coetanei che affrontano sfide simili. Spesso, infatti, la diagnosi arriva in ritardo, i tumori hanno caratteristiche biologiche peculiari, e il rischio di isolamento sociale è elevato. Il progetto si propone di colmare questo vuoto, anche attraverso attività di gruppo e percorsi di socializzazione.
La ricerca SMART e il ruolo dell’intelligenza artificiale
Durante la giornata, Amadeus e Giovanna hanno visitato anche i laboratori dell’Innovation Building di Humanitas University, dove hanno incontrato i ricercatori impegnati in progetti d’avanguardia. Tra questi, SMART AYA, uno studio che utilizza l’Intelligenza Artificiale per confrontare le caratteristiche cliniche, patologiche e radiologiche dei tumori negli adolescenti e giovani adulti con quelli dei pazienti più anziani, con l’obiettivo di migliorare la comprensione e le strategie terapeutiche.
Amadeus: “Un piccolo gesto può fare molto”
"Giovanna ed io siamo felici di essere anche quest’anno al fianco di Fondazione Humanitas per la Ricerca", ha dichiarato Amadeus. "Per noi è importante dare il nostro piccolo contributo per qualcosa di molto più grande. Conosciamo da vicino la qualità e la dedizione dei medici e ricercatori di Humanitas, e vogliamo sostenere chi ogni giorno lavora per offrire una speranza concreta ai ragazzi".
Una nuova cultura della cura
"L’adolescenza e la giovane età adulta sono momenti di costruzione dell’identità. Quando il cancro irrompe in questa fase, servono risposte mirate", ha spiegato la dott.ssa Alexia F. Bertuzzi, responsabile del Progetto AYA. "La presenza di Amadeus e Giovanna ci aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche la comunità medica, su un nuovo modello di cura per i giovani pazienti oncologici".
Musica e solidarietà
Nel 2023, Amadeus e Giovanna hanno anche contribuito alla creazione della playlist “AMA con tutto il cuore” su Spotify, sviluppata insieme ai giovani pazienti per raccontare in musica le loro emozioni. Un’iniziativa che continua a dare voce a chi affronta il dolore con coraggio e umanità.
Un invito alla generosità
L’appuntamento del 25 giugno si è concluso con un forte invito: sostenere concretamente il Progetto AYA con una donazione o scegliendo di destinare il 5x1000
alla Fondazione Humanitas per la Ricerca. Perché ogni gesto, anche il più piccolo, può contribuire a costruire un futuro più giusto e umano per tanti ragazzi e ragazze che oggi lottano contro la malattia.