Arrestati il cestista Vildoza e la moglie: botte a una paramedica

Il giocatore della Virtus avrebbe aggredito il personale di un’ambulanza. La difesa: "Non è così"

Arrestati il cestista Vildoza e la moglie: botte a una paramedica
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Dopo partita decisamente turbolento per Luca Vildoza, 30 anni, playmaker argentino della Virtus Bologna, arrestato mercoledì notte con la moglie, la pallavolista serba Milica Tasic, per aver aggredito l’operatrice di un’ambulanza nel corso di una lite in strada, su viale Silvani, a Bologna. Dopo una notte passata in questura e il fermo con l’accusa di lesioni a personale sanitario, i due sono stati rimessi in libertà su disposizione della Procura, che ha rinunciato al processo per direttissima in attesa di approfondire la dinamica dei fatti.
Il cestista aveva appena finito di giocare nel match di Eurolega contro i francesi del Monaco quando, tornando a casa in macchina con la moglie incinta, ha trovato sulla sua strada un’ambulanza ferma per individuare il luogo da raggiungere per un intervento di emergenza. L’ostacolo avrebbe fatto innervosire Vildoza, che aveva fretta di tornare a casa. Così, accostata l’auto, il playmaker ha iniziato a inveire contro i paramedici senza apparente motivo.
La questione è degenerata poco più avanti, quando l’auto del cestista avrebbe cominciato ad effettuare manovre e frenate per ostacolare l’ambulanza che intanto aveva accesso lampeggiante e sirena. A quel punto il mezzo si è fermato e il personale sanitario è sceso per chiedere spiegazioni di un comportamento tanto pericoloso al giocatore argentino, che per tutta risposta li avrebbe accusati di avere occupato la carreggiata per «giocare al telefonino». La discussione sarebbe degenerata e una delle operatrici sarebbe stata presa per il collo, anche la moglie di Vildoza avrebbe partecipato al parapiglia tirando i capelli e strattonando la sanitaria. Gli altri operatori sono intervenuti per separarli, poco prima che arrivasse la polizia. La donna aggredita è stata medicata al pronto soccorso e dimessa dopo alcuni accertamenti, la coppia è stata portata in questura. Dopo il fermo per lesioni il pubblico ministero ha rinunciato a celebrare il processo per direttissima e ha rimesso i due in libertà senza restrizioni, tanto che Vildoza è partito regolarmente con la Virtus per la Francia, dove stasera giocherà contro l’Asvel Lione.
Il suo legale, Mattia Grassani, contesta le accuse. A suo dire le cose non sarebbero andate come sostiene l’operatrice sanitaria.
«Ci sono dati troppo discordanti e non c’è univocità nella ricostruzione dei fatti. È necessario compiere approfondimenti», dice l’avvocato.

Entro 96 ore (da ieri) ci sarà un’udienza esclusivamente per la convalida dell’arresto, che però non inciderà (anche qualora venisse convalidato) sulla libertà personale del giocatore. Nessuna limitazione, dunque, finché non si celebrerà il processo ordinario.

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