
Stasera la festa (non che non ce ne siano state fin qui) e oggi chi rovina la festa. Gli anti signor Amazon si riuniranno, pare da ogni dove tra Veneto e Inghilterra, oggi alle 17 alla stazione Santa Lucia, poi inizierà il corteo. Intanto ieri sera, poco dopo le 22, dall’Isola di San Giorgio Maggiore, la signora Lauren Sanchez è stata la prima, dal suo profilo Instagram, a diffondere la foto in abito da sposa Dolce & Gabbana e a cambiare il suo stato in “Lauren Sanchez Bezos” con una certa comprensibile fretta entusiasta. Poi sono seguite la copertina di Vogue Magazine (scattata durante le prove in una villa fuori Milano) e un’altra profusione di immagini. “Non solo un abito, un pezzo di poesia", ha scritto Lauren, "grazie Dolce & Gabbana per la magia che avete fatto". Ci lavorava da un anno, assieme agli stilisti. Poi ne ha scelto uno a sirena (complice una circonferenza 90 di seno e 60 di vita) ispirato alle dive degli anni Cinquanta e in particolare a quello con cui Sophia Loren sposa Cary Grant in 'Un marito per Cinzia'. Ci sono volute 900 ore per confezionarlo. Poi lo ha indossato con un paio di orecchini Dolce & Gabbana Alta Gioielleria Miracolo, quattro diamanti tagliati da una singola pietra e intarsiati in oro bianco.
Altri due diamanti delle dimensioni di un lampadario li indossava a entrambi gli anulari già all’uscita dall’Hotel Aman, assieme a un braccialetto con le inequivocabili iniziali LB. Ma d’altra parte, una che si accaparra Bezos come può non aver voglia di ribadire? Ma Lauren si è cambiata due volte nel corso della serata (se no come fa a indossare tutti i 27 outfit che si è preparata?). abito ispirato a Rita Hayworth-Gilda, mentre per la festa la scelta è caduta su un abito di Oscar de la Renta con 600 metri di catena cucita a mano e 175.000 cristalli. Va detto che ieri era bello perfino lo sposo nel suo impeccabile smoking tre pezzi inseguito dai paparazzi in Laguna. E chissà stasera all’Arsenale, con la festona più festona di tutte innaffiata dalle ugole di Lady Gaga ed Elton John…
Ma prima le grane. Per il corteo No Bezos in programma per oggi sono state organizzate partenze dalla stazione di Padova, Schio, Vicenza, Treviso e Trento proprio per garantire la massima adesione. Un appello alla partecipazione massiccia è stato lanciato giovedì sera anche dal palco dello Sherwood Festival in corso al Parco Nord di Padova. Oltre agli attivisti italiani dei centri sociali del Nordest (decisamente un prestigioso arrivo per Venezia…), saranno presenti anche gli inglesi di Everyone hates Elon.
Quelli che in questi giorni hanno già tappezzato la città di manifesti con scritto “Nel tempo che impieghi a leggere questo articolo, la ricchezza di Jeff Bezos è aumentata più del tuo stipendio mensile”. Astio inarrivabile, creatività migliorabile.