Quindi, oggi...

Cosa fa paura di Putin, i cimiteri di auto green e Mancini: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la ricostruzione di Amatrice, le condoglianze dello Zar e la stampa occidentale

Cosa fa paura di Putin, i cimiteri di auto green e Mancini: quindi, oggi...

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Cosa fa paura di Putin, i cimiteri di auto green e Mancini: quindi, oggi...

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- Mentre ci sgoliamo per i fondi che ancora non sono arrivati per l’alluvione in Emilia Romagna, con accuse da parte di Bonaccini al governo, si sappia che a 7 anni dal sisma del 2016 ad Amatrice c’è chi ancora chiede ricostruzione. Io c’ero, quei giorni. E ricordo le promesse dei politici: "Ricostruiremo tutto e subito". Erano balle, perché nessun governo ci riesce mai. Però sappiate che allora al governo c’era Renzi, poi venne Gentiloni, quindi Conte I, Conte II e infine Draghi. Nessuno di loro in 7 anni è riuscito a risolvere il problema. Mi spiegate allora perché, e lo chiedo al Pd che in quegli esecutivi è quasi sempre stato protagonista, adesso vi lamentate se un paio di mesi dopo l’alluvione in Romagna non è già tutto risolto?

- Pare che Mancini abbia accettato: allenerà la nazionale dell’Arabia Saudita a 30 milioni di euro, spiccio più spiccio meno, all’anno. Ora: se il Mancio aveva chiesto come “garanzia” quella di togliere la clausola di siluramento in caso di mancata qualificazione agli europei, forse lo si può anche capire. Provate a immaginare: vi mettono sul piatto 90 milioni di euro per andare in Arabia, l’alternativa è rimanere a Coverciano ma col rischio che - in caso di fallimento - perdi lavoro e i soldi che avresti potuto incassare dagli arabi. Voi, sinceramente, cosa avreste fatto?

- Putin rompe il silenzio e dice che Prigozhin era un uomo di talento, grande fiuto per gli affari, ma anche un signore “dal destino difficile” che aveva commesso molti errori. Ora, qui le opzioni sono due anzi tre. Se a ordinare l’abbattimento fosse stato Putin, come credono i media occidentali, i funzionari Usa e pure Zelensky, allora il cinismo di quest’uomo farebbe un tantino paura. Certo doveva pur dire qualcosa, ma fare le condoglianze alle famiglie di gente che hai fatto appena ammazzare, arrivando a dire che “non li dimenticheremo”, farebbe davvero impressione. Se invece non fosse stato lui, ma l’ordine fosse stato impartito dal ministero della Difesa o dai vertici del Cremlino, allora lo Zar avrebbe un problema: lui aveva raggiunto un accordo con l’ex golpista e qualcuno lo avrebbe disatteso uccidendo Prigozhin, mandando un chiaro segnale anche al Presidente. Se invece a piazzare una bomba a bordo fossero stati gli ucraini, la figuraccia di farsi abbattere un velivolo così "importante" a due passi da Mosca sarebbe comunque imbarazzante. In ogni caso, sembra più un film che la realtà.

- Da notare una cosetta riguardo alla grande stampa occidentale, che comunque va sempre presa con le pinze. Reuters, dico Reuters, il massimo dell'autorevolezza, nel primo pomeriggio pubblica un take per dire che secondo alcuni alti funzionari Usa è quasi certo che ad abbattere l’aereo sia stato un missile. Poco dopo il Wjs indica come “probabile” invece una bomba esplosa a bordo o un altro tipo di sabotaggio. Infine in serata il Pentagono assicura che “nulla indica” che possa essere stato abbattuto da un razzo russo. Insomma: la confusione è massima sotto le stelle.

- Mi hanno impressionato i cimiteri di auto elettriche che Bloomberg ha scovato in tutta la Cina. Il problema è questo: Pechino ha investito cifre importantissime per sovvenzionare l’acquisto di auto elettriche e ha imposto limitazioni a quelle a benzina. I produttori si sono buttati a capofitto sul nuovo business, quando ancora la tecnologia era agli inizi, e lo stesso hanno fatto i consumatori. Però le auto prodotte diventavano rapidamente obsolete, non trovavano compratori, così sono finite a languire in enormi parcheggi. Nuove di pacca, ma già abbandonate. Il risultato? Che ora occore smaltire migliaia di auto "verdi" con un paradossale impatto ambientale. Produrre un'elettrica infatti ha una maggiore "impronta di carbonio" rispetto alle altre auto, impatto che viene poi “riassorbito” se le si utilizza a lungo. Questi veicoli però sono stati realizzati e subito abbandonati. Risultato: le auto green hanno inquinato. Ottimo.

- Scusate le versione ridotta, ma l’emicrania non perdona.

A domani.

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