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Cruciani travolge gli odiatori pro-Pal: "Siete dei pezzi di m..."

Il deus ex machina della “Zanzara” ha stroncato i collettivi rossi che oggi hanno contestato il direttore di Repubblica Molinari all’Università Federico II

Cruciani travolge gli odiatori pro-Pal: "Siete dei pezzi di m..."

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Tranchant, perentorio, senza filtri come sempre: Giuseppe Cruciani è un fiume in piena contro gli odiatori pro-Palestina. Nel corso del consueto appuntamento con “La Zanzara”, in onda su Radio 24, il giornalista ha stroncato senza mezzi termini gli studenti che oggi hanno bloccato con violenza un incontro all’Università Federico II di Napoli con protagonisti il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, e il rettore dell’ateneo, Matteo Lorito. Secondo Cruciani, infatti, molti sottovalutano un dettaglio: “Questi sono dei pezzi di merda”. “Possiamo dirlo o no?”, ha rincarato la dose il giornalista: “Non amano la discussione e la libertà. Criticassero e dicessero quello che vogliono, nessuno vi querelerà: non perdiamo tempo in queste cazzate. Ma se uno viene invitato a parlare in una università, lasciatelo parlare”.

Nel suo editoriale in apertura di trasmissione, Cruciani aveva esordito esprimendo solidarietà al direttore di Repubblica, ricordando quanto accaduto al collega David Parenzo: “Un mio abbraccio personale a Maurizio Molinari, il quale oggi ha fatto la stessa fine di David Parenzo, anzi lui ha potuto dire almeno qualche parolina. Ormai l’università italiana sembra essere preda di gruppi estremisti che non hanno niente a che fare con l’università, con lo studio, con la democrazia e con la discussione”. Ma non solo, Cruciani ha tenuto a precisare un’altra questione:“Hanno fatto saltare un convegno dicendo ‘fuori i sionisti dall’università’. Io dico una cosa, cari signori: quell’università non è vostra. È nostra che paghiamo le tasse, voglio vedere quanti di voi le pagano”.

Come ricordato poc’anzi, Parenzo è stato contestato pochi giorni fa alla Sapienza dai soliti soloni rossi.

"Dovremmo andare a condurre ‘La Zanzara’ ogni giorno in una università italiana, con una grande bandiera americana, con una grande bandiera israeliana e con una bandiera del possibile Stato palestinese che se non sarà democratico non sarà mai uno Stato”, la sua provocazione: “La libertà è quella di proclamarsi sionisti: il sionismo non è come il fascismo o il nazismo, tutt’altro, è un movimento che ha dato la libertà”.

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