Collettivi rossi impediscono un incontro alla Federico II. Mattarella interviene: “Stop intolleranza nelle università”

Sergio Mattarella ha telefonato al giornalista Molinari, dopo che l'incontro a cui era stato invitato all'università di Napoli è stato annullato a causa delle intemperanze dei collettivi rossi

Collettivi rossi impediscono un incontro alla Federico II. Mattarella interviene: “Stop intolleranza nelle università”
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Mentre la professoressa Donatella Di Cesare si lamenta per una protesta pacifica e silenziosa, definendo "squadristi" un gruppo di militanti di Forza Italia che hanno mostrato le immagini dei morti ammazzati dalle Br, come protesta per il suo post, all'univesità Federico II di Napoli i collettivi hanno bloccato con violenza un incontro che è stato poi sospeso. Il tutto è accaduto presso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, dove nell'auditorium "Leopoldo Massimilla" si sarebbe dovuto tenere il convegno su "Il ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso". Tra i relatori anche il direttore de La Repubblica, Maurizio Molinari, e il rettore dell'università, Matteo Lorito. Al giornalista è arrivata la solidarietà bipartisan e quella del presidente della Repubblica.

Il canovaccio della protesta è sempre lo stesso. Così come già fatto solo pochi giorni fa a La Sapienza, dove è stato bloccato un incontro con David Parenzo, a Napoli gli studenti pro-Palestina hanno intonato i soliti slogan violenti e tentato di sfondare il cordone di polizia. Non sono mancate le contestazioni, con insulti, contro il direttore del quotidiano e il rettore. E alla fine, proprio per il clima di intolleranza, quello vero, e per la paura che si potessero scatenare disordini, l'incontro è stato annullato. Tutta un'altra storia rispetto a quanto accaduto nell'aula della professoressa Di Cesare, che ha cercato di sollevare il caso, smontato dalla sua stessa università. Le azioni condotte dai collettivi pro-Palestina nelle università italiane sono assimilabili allo squadrismo, hanno l'obiettivo di censurare e impedire il diritto di parola, sancito dalla Costituzione.

Nella nota del Quirinale relativa alla telefonata effettuata dal presidente della Repubblica al direttore del quotidiano, si legge che Sergio Mattarella ha detto che "quel che vi è da bandire dalle Università è l'intolleranza, perché con l'Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa

manifestarle chi la pensa diversamente". A Molinari hanno espresso la propria solidarietà tutti i partiti, sottolineando come azioni come quella condotta a Napoli dagli studenti pro-Palestina siano assimilabili al fascismo.

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