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"Donne nel recinto? Altrimenti guardano il sedere...". Choc a Dritto e Rovescio: cosa dice l'imam

Nel corso della trasmissione l'imam di Savona Zahoor Ahmad Zargar è stato invitato a dire la sua sulla scena delle donne chiuse in un recinto durante le celebrazioni per la fine del Ramadan. Ecco cosa ha risposto

"Donne nel recinto? Altrimenti guardano il sedere...". Choc a Dritto e Rovescio, cosa dice l'imam

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"Donne nel recinto? Altrimenti guardano il sedere...". Choc a Dritto e Rovescio, cosa dice l'imam

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A Dritto e Rovescio si torna a parlare di integrazione e, considerato che è da poco stata celebrata la fine del Ramadan, l'argomento è virato sulla festività islamica. Hanno destato scalpore alcune immagini in cui si sono viste delle donne chiuse in una sorta di recinto, così da essere distanti dagli uomini. Qualcosa di inconcepibile per la società occidentale. Ecco perché nel corso della trasmissione il conduttore Paolo Del Debbio ha invitato l'ospite Zahoor Ahmad Zargar, imam di Savona, a fornire una spiegazione.

Differenze culturali

Davvero difficile comprendere la ragione per cui delle donne, che dovrebbero avere diritti pari agli uomini, siano state separate, addirittura recintate con dei teli neri, nel corso delle celebrazioni della fine del Ramadan. Tutto questo per essere divise dai fedeli di sesso maschile. Intervenuto sulla vicenda, Giuseppe Cruciani ha subito condannato questa pratica.

Nel corso del servizio di Dritto e Rovescio un inviato della trasmissione riesce a parlare con una donna islamica, e lei spiega con tutta tranquillità che quanto avviene nel corso della preghiera è assolutamente normale. Le donne, a suo dire, non vengono discriminate. Queste sono le loro usanze: gli uomini pregano davanti, le donne dietro. E non devono stare insieme. Dunque, tutto nella norma."La donna prega separata, per la nostra religione è così. Allah ha detto così", spiega un altro fedele. Altre testimonianze sono più difficili da accettare. "Noi siamo molto rispettose nei loro confronti", dice una donna, riferendosi agli uomini. "Che problema c'è se io servo mio marito? Se sta bene a noi, che problema avete voi?"

Insomma, ancora una volta ci troviamo di fronte a ciò che comporta vivere in una società multietnica. Per tornare alle immagini del "recinto", che tanto hanno fatto discutere, l'imam Zahoor Ahmad Zargar presente in studio ha cercato di mediare, chiedendo di non generalizzare. Beppe Cruciani ha però voluto mettere in chiaro che "le immagini che abbiamo visto sono una dimostrazione plastica ed evidente che il patriarcato non esiste in Italia, o esiste in modo residuale in Italia, ma abita invece in culture che sono dentro il suolo italiano". "Non è che abbiamo qualcosa contro l'Islam", ha precisato il giornalista, ma determinati episodi "certificano quello che accade nel nostro paese, ossia che le donne hanno una posizione sostanzialmente di inferiorità nei confronti dell'uomo".

Ecco perché il recinto

Incalzato da Del Debbio, che chiedeva una presa di posizione sulla "questione recinto", l'imam ha risposto mostrando l'atto della preghiera: "Noi facciamo la preghiera e ci mettiamo così, se dietro alle donne ci sono gli uomini guardano loro il sedere". Ecco, dunque, spiegata la ragione. Si tratterebbe di una forma di pudore.

Le donne, quindi, rimangono celate dietro teli neri per non essere viste dagli uomini, come del resto è stato spiegato anche dalle persone intervistate dall'inviato della trasmissione. Le donne non possono essere guardate mentre si piegano in avanti per pregare, e, a loro volta, non possono vedere gli uomini mentre compiono il medesimo atto. "Ma le donne non sono nude...", ha fatto notare Cruciani, incredulo.

Incredulità mostratata anche da Del Debbio.

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