- Lo capisco il desiderio di uscire da una folle e inutile polemica su Cospito, però se il prezzo del gas è calato non è “merito” del governo Meloni come non era demerito di chissà chi quando era alto. Né dobbiamo ringraziare il price cap. Dobbiamo elogiare il riscaldamento globale, che ci ha regalato un’estate mite, e la riduzione dei consumi, che ha frenato le nostre economie. Ricordate cosa ha detto Lagarde? L’inflazione, soprattutto quella energetica, è ancora di là da concludersi.
- Di tutta questa storia del dirigibile spia cinese che avrebbe sorvolato una base missilistica americana, e che forse non era proprio un pallone spia, la cosa più divertente è l’articolo del The Global Times, in pratica l’organo semiufficiale del Partito Comunista Cinese, che prende per il culo (termine tecnico) le difese aeree americane sul proprio territorio. Sintetizzo: se vi abbiamo bucato con un dirigibile, pensate che può succedere coi droni veri o con i missili. Simpatici.
- Titolo di Repubblica che sembrerebbe uno scherzo e purtroppo non lo è: “Le mani della destra sulla cultura”. Cioè, dopo 70 anni di monopolio di sinistra di scuola e cultura se uno osa soltanto uscire dal seminato questi si irrigidiscono manco avessi portato via la caramella a un bambino. Diciamolo: la destra "deve" mettere le mani sulla cultura, perché tanti anni di progressismo ci hanno reso più poveri e troppo conformisti. Cambiare aria, ogni tanto, fa bene.
- Pare che Mario Draghi sia candidato a tutto il candidabile, pure a presidente della sagra della porchetta di Costano. In effetti potrebbe fare ogni cosa: dal presidente della Commissione Ue al segretario della Nato, senza dimenticare il sogno nel cassetto del Quirinale. L’ho detto e lo ripeto: fossi in lui, accetterei solo il lavoro più bello del mondo che è quello di Presidente della Repubblica. Tutti gli altri, alla sua età, devono essere una rottura di balle senza senso. Fossi in lui me ne starei buono buono a Città della Pieve, in quella bella villa che tanto gli invidio, in attesa della fine del settennato di Mattarella. È ancora giovane per il Colle: può riuscirci al prossimo giro.
- Non si può che citare Dagospia su Cospito: ““Se peggioro non voglio l’alimentazione forzata”. E noi ce ne faremo una ragione”. Severo, ma giusto.
- Cospito dice a chi lo va a trovare in carcere che lui non c’entra nulla con la mafia però vuole che il 41bis venga cancellato pure per i mafiosi che “sono anziani e malati, persone non più pericolose”. Non sarà un mafioso, ma gli fa un favore.
- Volete conoscere il lato oscuro del perbenismo? Eccolo. La Royal Air Force britannica è stata accusata di “discriminazione positiva” (e già il termine fa accapponare la pelle). In pratica pur di arruolare donne e neri, ha finito col bocciare candidati più meritevoli di altri ma con l’unica colpa di non appartenere ad una minoranza: sei bianco e maschio? Sciò. E tutto questo, scoprono ora questi geni del politically correct, rischia di minare le performance di combattimento della Raf. Quando il posto lo dai solo in base a quote rosa o nere, il risultato è questo: abbassi il livello.
- Tutti i sondaggi dicono che gli italiani vogliono tenere Cospito al 41bis e in carcere. Il Pd invece chiede di revocarglielo: come al solito, la gente pensa una cosa e i dem fanno l’opposto. Geni.
- Intercettazioni e circo mediatico, Carlo Nordio da applausi: “Se un giornalista pubblica una notizia riservata su un'indagine giudiziaria la colpa non è del giornalista che non va né incriminato né censurato. La colpa è chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza. La stampa libera è una delle colonne della democrazia. Deve coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni. La segretezza delle conversazioni è l'altra faccia della libertà”. Cos’altro aggiungere? Nulla, è perfetto.
- A me dispiace eh, ma Paola Enogu che abbia capito di essere "diversa" (da cosa?) perché la maestra dell'asilo non l'ha fatta andare in bagno per punizione mi pare la solita esagerazione delle star in cerca di un titolo. Che noia.
- Paola Egonu "non poteva credere" alle dichiarazioni di FdI sull'aborto. "Se un partito guidato da una donna non ha il coraggio di difendere le altre donne, allora non ci sono speranze". Due appunti: 1) per Egonu evidentemente non possono esistere donne contrarie all'aborto; 2) quindi per difendere i nascituri dovremmo aspettare un governo guidato dai bebé?
- Si riesce a trovare un vip o uno sportivo che non abbia un qualche problema? Egonu presenta il suo lavoro, quello della sportiva, come se fosse un incubo. Io proverei un paio di turni in miniera, poi vediamo. Ha provato a immaginarsi tutta la vita in fabbrica? Invece lei per il post carriera sogna già da conduttrice tv, attivista, modella e stilista. Il bello è che potrà fare tutte queste cose, eppure piagnucola. "È un mondo di m...da, me lo lasci dire. Spero che presto arrivi l’Apocalisse". Ma anche no: magari a te fa schifo, ma noi vorremmo continuare a vivere.
- Dice sempre Egonu: "Se mio figlio sarà di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io". Quindi: campionessa di pallavolo, co-conduttrice a Sanremo, cachet di riguardo, portabandiera olimpica: io ci metterei la firma.
- E ancora: "Se (mio figlio) dovesse essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri". Quindi pure i neri sono razzisti?
- E infine: "Vale la pena,
dunque, far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?". Cara Egonu, mi faccia il piacere: si può essere pure meno tragici. La vita è bella, anche se sei costretta a incassare 1 milione di euro l'anno per picchiare duro una palla da volley- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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