Esercito, alla Cecchignola il passaggio di consegne dello Stato maggiore tra Serino e Masiello

Il generale Carmine Masiello ha ricevuto la bandiera di guerra dal generale Pietro Serino, succedendogli a capo dello Stato maggiore dell'esercito

Esercito, alla Cecchignola il passaggio di consegne dello Stato maggiore tra Serino e Masiello
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Il generale Carmine Masiello è ufficialmente subentrato al generale Pietro Serino alla guida dello Stato maggiore dell'Esericito. L'avvicendamento dei due alti ufficiali si è tenuto con una cerimonia solenne nella caserma "Abba", all'interno del comprensorio militare "Cecchignola" di Roma. I due generali di corpo d'armata, eccellenze del comparto della Difesa del nostro Paese, prima della cerimonia hanno deposto una corona d'alloro alla tomba del Milite ignoto all'Altare della Patria, come omaggio per tutti i caduti in guerra.

L'elemento clou della cerimonia è stato il passaggio formale della bandiera di guerra che, dalla custodia del generale Serino, è passata a quella del generale Masiello. Questo gesto simbolico sancisce ufficialmente l'avvicendamento al vertice dello Stato maggiore. Il passaggio è avvenuto alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha partecipato insieme a numerose altre alte cariche politiche e militari. Alla "Cecchignola" c'erano anche, tra gli altri, i sottosegretari di Stato alla Difesa, la senatrice Isabella Rauti e l'onorevole Matteo Perego di Cremnago, il Capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Presente anche una rappresentanza di autorità militari, civili e religiose.

Il generale Serino ha terminato così la sua lunga carriera militare, che ha preso inizio nel lontano 1974 presso la prestigiosa scuola militare "Nunziatella" di Napoli. "Soldati, di ieri e di oggi dall’immutato impianto valoriale, sempre generosi e orgogliosi di servire la Patria. I miei maestri e professori mi hanno insegnato che un soldato ha tanti superiori, ma solo due padroni: la Legge e l’Etica", ha detto il generale, che ha anche rivolto un saluto ai rappresentanti del parlamento. "Da sempre l’assemblea dei cittadini e l’Esercito dei cittadini sono i garanti delle Democrazie nate sulle sponde del Mar Mediterraneo. La nostra Forza Armata, presidio e garante della libertà e dei valori costituzionali, è un’Istituzione che sa di poter anteporre la sua stessa esistenza al bene supremo dello Stato", ha proseguito.

Sentiti e commossi anche gli interventi del ministro della Difesa e dell'ammiraglio Cavo Dragone che. rivolgendosi amichevolmente a Serino, dopo tanti anni di collaborazione, ne ha elogiato la capacità di "cogliere le sfide poste dai complessi scenari moderni, dimostrando sensibilità e lungimiranza, sostenendo nella tua Forza Armata un impegnativo processo di trasformazione e modernizzazione".

Quindi, il generale Masiello nel suo intervento ha voluto evidenziare "i valori dell’essere militare che, oltre a contraddistinguere l’Istituzione, sono quelli che contribuiscono a superare i momenti difficili. Indossare l’uniforme, scegliere il mestiere delle armi si traduce in una scelta di vita che ha regole proprie, racchiuse nella formula del giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana".

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