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"Favoriscono l'islamizzazione". Così il Corano è nelle università e nelle canzoni di Sanremo

Dalla lettura del Corano a un evento pro-Palestina e antisionista alla canzone di Ghali sul palco di Sanremo, così i giovani idealizzano l'Islam e le scritture islamiche

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Ogni giorno che passa, la "profezia" di Oriana Fallaci si fa sempre più reale e concreta. Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, la scrittrice avanzò un'analisi lucida e straordinariamente lungimirante su quello che sarebbe stato il mondo Occidentale del futuro sull'islamizzazione. "Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l'Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l'affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione", scriveva Fallaci.

E chissà cosa scriverebbe, oggi, nel sapere che all'università Statale gli studenti di sinistra promuovono la lettura del Corano, diventato un libro alla moda anche sui social-network, dove ragazzini impregnati di propaganda decantano il libro Sacro dell'Islam. E chissà cosa direbbe, oggi, Oriana Fallaci, se avesse ascoltato Ghali, il cantante di origini tunisine, che sul palco del festival di Sanremo ha portato una sua canzone, Bayna, in cui le prime strofe sono in arabo ma, soprattutto, a un certo punto canta: "Immagina il Corano nella radio". Una canzone che ha dato il nome a un barchino che lo stesso ha donato alla ong Mediterranea, impegnata nel recupero dei migranti che vengono poi portati in Italia.

"Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell'Avvenir è contro Ragione. E contro Ragione anche sperare che l'incendio si spenga da sé grazie a un temporale o a un miracolo della Madonna", scriveva ancora Fallaci. Cosa direbbe, oggi, la giornalista nel vedere schiere di giovanissimi che si lasciano convincere dalla propaganda di un'organizzazione terrorista come Hamas, ragazzini pronti a scatenare le violenze in strad per difendere un governo come quello di Gaza, che usa i civili come scudi umani.

E cosa direbbe Fallaci davanti a ragazzini che non riconoscono nell'Occidente le proprie radici mentre inneggiano ai testi Sacri per l'Islam. "Leggetelo bene, quel 'Mein Kampf', e qualunque sia la versione ne ricaverete le stesse conclusioni: tutto il male che i figli di Allah compiono contro di noi e contro sé stessi viene da quel libro. È scritto in quel libro", diceva negli anni Duemila. Quegli stessi argomenti con i quali i terroristi islamici minacciano, oggi, l'Occidente, forti di una nuova generazione che sta crescendo con il mito del Corano.

"Ormai è evidente a tutti come una certa sinistra stia favorendo l'islamizzazione della nostra società. Quanto avvenuto nell'Università di Milano ne è un esempio, dove addirittura si è arrivati a leggere passi del Corano durante un evento pro-Palestina ma soprattutto antisionista. Evento a cui hanno partecipato anche degli esponenti giovanili del Partito Democratico, appoggiando di fatto posizioni estremiste", si legge nella nota del capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Alessandro Corbetta. "A ciò si aggiunge in questi giorni la mitizzazione del rapper italo-tunisino Ghali che a Sanremo ha cantato in arabo, attaccato Israele e inneggiato alla "nuova Italia", immaginando che il Corano passi nelle radio.

Noi non ci piegheremo all'islamizzazione del nostro Paese e continueremo a difendere la nostra cultura che affonda le proprie radici nel cristianesimo e nelle libertà che abbiamo conquistato in Europa", ha aggiunto Corbetta.

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