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La Germania ci spernacchia, buffonata Ue sul price cap e Maroni: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la proposta della Commissione Ue per il price cap, la morte di Roberto Maroni e la manovra

La Germania ci spernacchia, buffonata Ue sul price cap e Maroni: quindi, oggi...

- Mentre la guerra procede, scopriamo che è “molto probabile” che gli ucraini dovranno far fronte ai blackout almeno fino alla fine di marzo. Metà delle infrastrutture energetiche del Paese sono danneggiate mai missili di Putin e la rete elettrica non riesce a sostenere la richiesta della popolazione. Il rischio è che la gente resti senza luce e senza acqua corrente, mentre in Ucraina l’inverno ha già portato le temperature sotto lo zero. La situazione è tragica, ma la cosa ormai sembra quasi scivolarci addosso.

- È morto Roberto Maroni, ex giovane comunista, ex ministro di ferro dell’Interno, ex presidente della Lombardia, ex segretario leghista. Uno di quei politici, vuoi o non vuoi, di cui oggi si sente la mancanza. Pacato, schietto, anche se ultimamente un po’ troppo usato da chi voleva colpire attraverso di lui Salvini. Commovente il ricordo di Giorgetti, che quasi piange presentando la “misura Maroni” all’interno della finanziaria. Addio.

- A proposito di manovra, è complicato in una rubrica come questa analizzarla. Resteremo sul superficiale. Quello che si può dire è che con ogni evenienza si tratta di una finanziaria più di “destra sociale” che liberale, ovvero che aiuta più i redditi bassi che il ceto medio (checché ne dica Meloni). Unica nota controcanto è l’abolizione, de facto, in maniera progressiva, del reddito di cittadinanza. Che solo i grillini potevano partorire.

- Non male invece il pacchetto famiglia previsto dal governo, con l’aumento dell’assegno unico per i figli e stipendi fino all’80% per il congedo. Il messaggio è giusto: favorire la natalità. Ma credo ci sia ancora del lavoro da fare

- Elon Musk è più povero dell’anno scorso di circa 100 miliardi di dollari. Non che la cosa lo preoccupi, visto che resta l’uomo più ricco del mondo con un centinaio di miliardi all’attivo

- Ho letto la proposta di price cap sul gas presentata dalla Commissione europea. È così complicato il meccanismo che non vale nemmeno la pena raccontarlo: tanto non scatterà mai. Basti sapere che il tetto è stato fissato a 275 euro al megawattora e che nell’ultimo periodo il prezzo al Ttf ha superato questa soglia solo 6 volte. Praticamente, una buffonata.

- L’Ue precisa che il price cap sarà anche immediatamente sospendibile in caso di problematiche. Noi lo dicevamo a tempo: fai fatica a mettere un prezzo massimo se poi rischi che i venditori dirottino il gas in Asia o altrove. La Germania ha paura di restare senza metano, e l’Ue le è andata dietro. Il grande progetto di Mario Draghi, per ora, resta lettera morta

- Hanno ragione da vendere i Paesi scettici sul price cap quando dicono che è “come mettere l'airbag in macchina prima di iniziare a guidare o solo dopo l'incidente”. I rischi sono troppi, i benefici un mistero. Magari mi sbaglierò, ma penso che alla fine della fiera di questo price cap non se ne farà nulla

- Nasce la grande alleanza tra Russia e Cuba contro “l’impero yankee”. Parole testuali. Il mondo sembra tornato indietro di cinquanta anni. E non è un bene

- State a sentire cosa ha da dire Olaf Scholz sulla guerra in Ucraina: la Germania “deve essere pronta ad una escalation”. Ovvero ad un peggioramento del conflitto causato dai “fallimento della Russia” che rischiano di trascinare il mondo nel disastro. Spero Olaf si sbagli, ma…

- Suor Cristina, già vincitrice di The Voice, lascia la tonaca e punta alla carriera artistica. Ho letto con attenzione il pezzo dedicato all’ex sorella scritto dall’Avvenire e l’ho trovato un tantino fuori luogo. È stata travolta dal successo? Le suore non hanno saputo gestirle l'esposizione mediatica? Può darsi. Ma queste sono scelte difficili che si fa fatica a giudicare dalla comoda scrivania di una redazione. Ciò che conta, mi sento di dire, è che lei sia felice

- Venezia sconfigge l’acqua alta grazie al Mose. Sarà stato un casino realizzarlo, avrà provocato un sacco di guai. Però le opere pubbliche servono. E fanno bene. Chissà se un giorno smetteremo di demonizzarle per principio.

- Che goduria l’Argentina che prende due pere dall’Arabia Saudita: mi piace sempre quanto Davide batte Golia.

- Sulla Commissione di inchiesta sul Covid, Renzi dice: “Sulla vicenda coronavirus sono girati soldi, tanti soldi. Non ho prove ma elementi numerosi che mi portano a dire che ciò che è accaduto in quei mesi” non sia proprio specchiato. I suoi obiettivi? D’Alema e Conte. Ma soprattutto D’Alema. L'ex premier più di un sassolino da togliersi dalla scarpa

- Sull’innalzamento al tetto del contante, state a sentire cosa dice il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana: “E’ un fatto che consideriamo ma che per ora non desta particolari preoccupazione”. Game, set, match

- Cristiano Ronaldo lascia il Manchester United dopo la folle intervista contro l’allenatore e la società. Ci mancherebbe altro. Questo dimostra però che il ritorno allo United tutto era tranne che una questione di cuore. Il calcio delle bandiere ormai non c’è più

- Mentre l’Europa scherza sul price cap, la Germania ci spernacchia e decide di far entrare in vigore un tetto al prezzo nazionale che sarà pure retroattivo. Per proteggere famiglie e imprese Berlino mette in campo fino a 200 miliardi.

L’Italia, per dare un’idea, riuscirà a spenderne appena 21. Capite perché siamo già fritti?

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