L'arroganza, la povertà e l'infosfera. Le parole della settimana

Le parole della settimana: arroganza, infosfera, violenza, vegetariana, povertà

L'arroganza, la povertà e l'infosfera. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcune della parole che hanno risuonato in questa settimana viste attraverso un filtro a colori

Arroganza

L'arroganza sembra essersi trasformata in una virtù, in quest'epoca in cui sono diventati eroi quelli che un tempo erano antieroi. Non può quindi meravigliare più di tanto se Sferaebbasta, l'antieroe musicale confezionato nelle fucine del capitalismo mediatico, abbia dato sfoggio con grande nonchalance di un'arroganza sufficiente da sponsorizzare una visita medica a 2500 euro, suscitando l'ira di chi non se la può permettere. Nuovi dei, nuovi eroi, nuove virtù.

Infosfera

Ci sono sfere e infosfere. Tutta Italia è rimasta a bocca aperta di fronte a questo termine utilizzato dal neo Ministro Giuli alla Camera, con ironie e critiche che sono piovute da molti lati. Un termine di cui però tutti dovremmo avere consapevolezza, perché ci riguarda da vicino. Con infosfera si intende infatti la globalità dello spazio delle informazioni, cioè lo spazio in cui insistono la rete, con tutto ciò che comprende, e tutti i mass media. Siamo nell'infosfera quando inviamo un messaggio su WhatsApp, quando scriviamo un commento su TikTok o Facebook, quando guardiamo la televisione. Anche ora siamo nell'infosfera. Bisognerebbe tenerlo sempre a mente.

Violenza

Ed è proprio l'infosfera il terreno in cui si formano le coscienze dei ragazzi che sono convinti di combattere per la pace in Medio Oriente con martelli, bastoni e bombe carta da tirare alla polizia al grido di "Free Palestine", celebrando il massacro del 7 ottobre dell'anno scorso. Risultato: 24 agenti feriti. L'uso pervasivo dei social, in un connubio incestuoso con un sempre più debole spirito critico, trasforma queste masse in distese di topi in cerca di pifferaio. E i pifferai che suonano oggi non portano esattamente a un armonioso mondo di pace.

Vegetariana

Vegetariana. Questa parola ha aperto nella scrittrice sudcoreana Han Kang un viaggio dentro l'umanità, che l'ha portata a immaginare una sorta di trasmutazione in vegetale, alla ricerca di identità arcaiche che ci portiamo tutti dentro. Questa narrazione, insieme ad altre, ha fatto sì che Han Kang sia stata scelta a soli 53 anni per il Nobel per la letteratura, con la motivazione “per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici ed espone la fragilità della vita umana”. Alla fine chi scrive deve fare proprio questo, raccontare il silenzio che solo le piante sanno tramandare.

Povertà

E mentre i nuovi eroi formano nuove generazioni al culto del profitto sfrenato, il 4 ottobre si è ricordato, sommessamente, il Principe della povertà, Francesco d'Assisi.

Il figlio di mercante e aspirante cavaliere che ha imparato dal proprio fallimento umano la strada verso il silenzio delle stelle. Da italiani non dovremmo dimenticare quanto evoluzionistico sarebbe far risuonare la sua voce nel mondo mercantile di oggi. Viva San Francesco.

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