L’Italia celebri i suoi nonni (sempre)

La verità è che la figura dei nonni è fondamentale nella vita dei bambini e dei ragazzi e anche degli adulti

L’Italia celebri i suoi nonni (sempre)
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Gentile direttore Feltri,

con la legge 31 luglio 2005, n. 159, è stata istituita, per il giorno 2 ottobre, la «Festa nazionale dei nonni», allo scopo di sottolineare, nelle famiglie e nella società tutta, il valore fondamentale e il ruolo positivo delle persone anziane nell'educazione delle giovani generazioni. A Napoli dove, dopo essere stata istituita tempo addietro, è scomparsa la figura del nonno civico, potrebbe rappresentare

anche l'occasione per valorizzare il contributo che gli anziani possono dare per la soluzione di alcuni problemi molto sentiti dai genitori e dagli alunni, come quelli della sicurezza fuori ai plessi scolastici, che non può essere sempre garantita dalle forze dell'ordine. Purtroppo l'amministrazione comunale partenopea non ha più previsto nel bilancio i fondi per pagare i nonni civici che hanno operato in passato, ricevendo elogi dalle famiglie.

Al riguardo ho rivolto anche un appello al Presidente della Repubblica, nella speranza che i nonni civici, ribattezzati dai bambini nonni angeli, potessero riprendere il loro servizio sociale dinanzi alle scuole.

Gennaro Capodanno

Caro Gennaro,

io non sono mai stato un nonno nel senso classico del termine. Non ho mai fatto da babysitter, non ho mai accompagnato i nipoti a scuola tenendoli per mano, non ho mai preparato loro la merenda e mai li ho portati al parco a giocare. Sono un nonno sui generis: uno che ha continuato imperterrito a lavorare, a scrivere, a occuparsi di giornali e di politica anche quando avrebbe avuto tutte le giustificazioni per appendere la penna al chiodo e dedicarsi soltanto ai balocchi dei più piccoli e alla famiglia. Questo però non significa che io non riconosca il ruolo straordinario dei nonni, anzi. Lo riconosco al punto che vorrei un nonno pure io.

La verità è che la figura dei nonni è fondamentale nella vita dei bambini e dei ragazzi e anche degli adulti. Non è un caso che certi insegnamenti impartiti da un nonno rimangano impressi più di quelli dei genitori stessi. Perché i nonni sono veicolo di tenerezza, fonte di saggezza, rappresentano la memoria viva della famiglia e della società.

Sono uno scrigno di esperienze da cui attingere, e i nipoti, anche se all'inizio non se ne rendono conto, conservano quei moniti e quei gesti come un patrimonio inestimabile.

Oggi invece si fa l'errore madornale di guardare agli anziani come a un peso, un costo, quasi un furto. Si proietta il malcontento sociale su di loro, come se fossero usurpatori del futuro dei giovani. È un atteggiamento disgustoso e miope: mai come oggi, in un'epoca in cui la famiglia è fragile e spesso disgregata, la presenza dei nonni rappresenta una risorsa vitale. Altro che peso: essi sono un'ancora, un presidio di stabilità.

Tu citi i cosiddetti nonni civici, che a Napoli svolgevano un servizio prezioso di vigilanza fuori dalle scuole. Ribattezzati dai bambini nonni angeli, hanno dato un contributo reale alla sicurezza e alla serenità dei genitori. Veder sparire questa figura per questioni di bilancio è l'ennesima dimostrazione che la sinistra sa soltanto tagliare dove non dovrebbe. Si sprecano soldi per mille idiozie e si risparmia

proprio su ciò che funziona, che avvicina le generazioni, che crea fiducia.

Io stesso, pur non essendo il nonno delle favole, credo che la società intera dovrebbe recuperare il rispetto dovuto ai suoi anziani. È una questione di civiltà. Non si tratta soltanto di riconoscere ciò che i nonni danno ai nipoti, ma anche di ciò che danno alla comunità con la loro presenza, la loro sapienza e con un servizio diretto come quello dei nonni civici.

La verità, caro Gennaro, è che l'Italia sopravvive più per i nonni che per i governi.

I nonni reggono le famiglie, pagano le spese con le loro pensioni sudate e non rubate, aiutano figli e nipoti, e intanto si vedono trattati come scarti. Altro che celebrazioni rituali il 2 ottobre: i nonni dovrebbero essere rispettati e valorizzati ogni giorno.

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